In blu-ray “The beekeeper”, action movie con Jason Statham

Visto nelle sale cinematografiche italiane a Gennaio 2024, approda in blu-ray per Eagle pictures The beekeeper, diretto dal David Ayer regista di Suicide squad e Fury e scritto dal Kurt Wimmer sceneggiatore di Ultraviolet e Salt.
Ne è protagonista il “mercenario” stalloniano Jason Statham nei panni di Adam Clay, apicoltore dai solidi principi morali che, un tempo agente governativo e ora in pensione, sfoggia la sua inarrestabile sete di giustizia quando l’anziana amica Eloise Parker alias Phylicia Rashad si toglie la vita dopo essere stata vittima di una truffa mediatica che l’ha privata di tutti i propri risparmi.
Sete di giustizia che lo porta a dare la caccia ai responsabili di tutto ciò: un’organizzazione che, guidata dal giovane rampante Derek Danforth incarnato da un Josh Hutcherson sostenuto dall’agente CIA Wallace Westwyld, ovvero Jeremy Irons, si regge, appunto, sulle truffe ai danni dei più deboli.
La giusta occasione, dunque, per consentire al buon Statham di “recitare” soprattutto ricorrendo alle mani e all’uso di armi assortite e addirittura improvvisate (si pensi alla canna di fucile tramite cui infilza uno dei cattivi), in modo da regalarci una nuova figura action d’inizio terzo millennio che va ad affiancare, tra gli altri, il Liam Neeson di Io vi troverò, il Keanu Reeves di John Wick e il Bob Odenkirk di Io sono nessuno.
Figura action qui al servizio di oltre un’ora e quaranta di movimentata visione che, nel fornire del sano intrattenimento a suon di botte da orbi e divertenti dialoghi degni del mitico machismo reaganiano su celluloide, non dimentica neppure di volgere lo sguardo verso una sempre più disprezzabile società, tempestata di enti multimediali truffaldine pronte ad approfittarsi delle persone sprovvedute senza farsi alcuno scrupolo.
Un aspetto che lascia di conseguenza avvertire una certa ambizione nascosta dietro a quello che sembrerebbe al primo impatto un semplice prodotto d’azione memore probabilmente di Shooter di Antoine Fuqua e che, con Emmy Raver-Lampman nel ruolo dell’agente dell’FBI figlia della sopra menzionata Eloise, nell’inscenare in maniera abbondante liberatoria violenza non manca, per fortuna, di ricorrere a sane dosi di politicamente scorretto.

Mirko Lomuscio