The fall guy: Professione pericolo per Ryan Gosling

Destinata poi – riletta in diverse salse – a fare da leit motiv all’intero film, è la I was made for lovin’ you dei Kiss ad aprire The fall guy, nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 1 Maggio 2024.
Rivisitazione per il grande schermo della popolare serie televisiva Professione pericolo, costituita da cinque stagioni andate in onda tra il 1981 e il 1986, pone al proprio centro lo stuntman Colt Seavers, il quale, controfigura dell’attore Tom Ryder alias Aaron Taylor-Johnson, a causa di un grave incidente sul set si trova costretto a ritirarsi… fino al momento in cui, diciotto mesi più tardi, viene contattato per prendere parte ad un lungometraggio diretto nientemeno che dalla operatrice alla macchina di cui è innamorato: Jody Moreno, ovvero Emily Blunt.
Da qui, al timone di regia il vero stuntman David Leitch – autore di Atomica bionda, Deadpool 2 e Bullet train – cerca di concretizzare oltre due ore di visione che, non prive di un certo (retro)gusto metacinematografico, omaggiano di continuo il mestiere del cascatore man mano che si trasformano in un giallo, in quanto Colt si trova ad avere a che fare con l’improvvisa, misteriosa sparizione di Tom Ryder.
E, in mezzo ad un’esilarante confusione tra Pretty woman e Notting Hill e Tom Cruise e Dwayne The Rock Johnson sulle bocche dei protagonisti, si citano verbalmente (e non solo) tante icone e blockbuster hollywoodiani, dal Jason Bourne di Matt Damon a Thelma e Louise, passando per Fast & furious e Il fuggitivo.
Eppure, camuffata dietro a botte da orbi, colpi d’arma da fuoco sparati a più non posso e veicoli pronti ad essere distrutti nel corso di serrati inseguimenti assortiti, la sceneggiatura a firma di Drew Pearce si rivela piuttosto debole nel tentativo di miscelare action movie e commedia.
Tanto che, con un’ultima assurda sorpresa posta durante i titoli di coda, sebbene la lunga parte finale di The fall guy riesca a coinvolgere rivelandosi la più riuscita dell’intera operazione, il non fatica nel trasmettere l’impressione di essere un po’ troppo dilatato ed eccessivamente fracassone.ù