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Probabilmente in pochi ne sono a conoscenza, ma decisamente strana è stata la genesi del cult della celluloide comica Una pallottola spuntata, diretto nel 1988 da David Zucker.
Tutto, infatti, ebbe inizio sei anni prima con la serie televisiva Police squad!, poi trasmessa sui nostri piccoli schermi – dopo l’uscita del lungometraggio – con il titolo Quelli della pallottola spuntata.
Una serie che ebbe però poco successo, tanto che i suoi creatori Jim Abrahams, Jerry e David Zucker decisero di accantonare il progetto per poi proporre le avventure del poliziotto senza macchia Frank Drebin al cinema.
Il Frank Drebin interpretato dal grande Leslie Nielsen che già fu al servizio dei ZAZ (acronimo di Zucker-Abrahams-Zucker) ne L’aereo più pazzo del mondo e nella stessa citata serie tv, in questo caso impegnato a fornire una parodia a tutto tondo dell’ispettore Callaghan di Clint Eastwood ricorrendo spesso a battute al fulmicotone utili a gettare i semi di quella che si è poi trasformata in una trilogia rimasta nella storia della Settima arte demenziale.
Il frank Drebin che, integerrimo poliziotto di Los Angeles sempre ligio al proprio dovere sebbene i propri metodi lo portino solo a combinare guai, si ritrova coinvolto in un’indagine al cui centro vi è una cospirazione segreta finalizzata all’aggressione della Regina d’Inghilterra, in visita negli Stati Uniti. Un’indagine che porta Frank a sospettare del potente uomo d’affari Vincent Ludwig, ovvero Ricardo Montalban, la cui segretaria Jane Spencer alias Priscilla Presley sarà di grande aiuto al poliziotto stesso, soprattutto a livello sentimentale. E, se riuscirà ad arrivare fino in fondo, insieme al suo superiore Ed Hocken, dal volto di George Kennedy, Frank potrà vendicare il collega Nordberg incarnato da O.J. Simpson, gravemente ferito da Ludwig nel corso di un’operazione di polizia.
A trentacinque anni dalla sua uscita nelle sale, dunque, Una pallottola spuntata ancora strappa risate a non finire attraverso sequenze esilaranti e battute indimenticabili che ogni regista orientato verso il genere comico dovrebbe studiare attentamente.
Sceneggiato dal regista stesso insieme al fratello Jerry e al citato Abrahams, più lo specialista Pat Proft (Scuola di polizia, Hot shots!, Scary movie 3 nel curriculum), Una pallottola spuntata deve molto del suo successo innanzitutto a Nielsen, che in questa occasione conobbe una seconda giovinezza della sua carriera, divenendo un nome forte della comicità dopo essere stato per decenni un serioso caratterista, addirittura sfruttato in ruoli da cattivo (indimenticabile nell’horror Creepshow).
Come lui, a rappresentare la scelta vincente di calare in un contesto di parodia volti improbabili legati a tutt’altra tipologia di entertaiment sono, tra gli altri, lo sportivo Simpson, il premio Oscar Kennedy, il volto della tv Montalban e la Presley, vedova del divo del rock Elvis, posti in situazioni ridicole tempestate di assurdi dialoghi e frasi ad effetto.
Una pallottola spuntata, insomma, è un classico di quel demenziale in fotogrammi che, probabilmente a causa della mancanza di idee e del sempre più dilagante politically correct d’inizio terzo millennio, sembra vivere negli ultimi tempi una vera e propria fase di tramonto.
In occasione del suo trentacinquesimo anniversario, Plaion pictures e Paramount gli rendono giustizia diffondendone un’edizione steelbook da collezione che, disponibile nello store FanFactory, lo contiene sia su supporto 4K Ultra HD che in blu-ray.
Mirko Lomuscio