“Il volo umanitario” emoziona e fa riflettere nella prima giornata della Festa del Cinema di Roma

Nel pomeriggio del 18 ottobre alla Festa del Cinema di Roma – presso Spazio “Lazio Terra di Cinema” della Regione Lazio (Auditorium Parco della Musica) – ha avuto luogo la proiezione, in anteprima nazionale, del cortometraggio The Humanitarian Flight (Volo umanitario), l’unico documento storico del primo volo umanitario italiano organizzato da Caritas Italiana e Open Arms, partito da Varsavia (Polonia) il 22 marzo 2022 a due settimane dallo scoppio della guerra in Ucraina.
A marzo 2022 il filantropo e produttore cinematografico argentino Enrique Piñeyro, fondatore di Open Arms, con il suo Boeing privato da 330 posti parte dall’aeroporto di Fiumicino con presenti a bordo solo gli operatori di Caritas Italiana, della stessa Open Arms e la mini-troupe organizzata dal giovane produttore e attore italiano Andrea Garofalo. Sia gli operatori che la troupe non potrannoscendere dall’aereo per ragioni diplomatiche e passeranno un’intera giornata all’interno di quest’ultimo. Il documentario mostra un aereo vuoto che parte da Roma e che poi si riempie esclusivamente di donne e bambini ucraini, accolti nelle Caritas diocesane in Italia.
Il produttore di Waterclock production Andrea Garofalo dichiara: «Attraverso questo nostro breve documentarioabbiamo voluto dare speranza in uno dei momenti più tragici della storia recente attraverso gli occhi dei bambini che grazie alla loro innocenza e inconsapevolezza riempivano con gioia quell’aereo come se fosse un bel viaggio nonostante i loro padri siano dovuti rimanere a combattere nel loro paese. E’ proprio quell’innocenza e inconsapevolezza dei bambini a rappresentare la nostra unica speranza per un mondo migliore».
A moderare l’incontro la giornalista e psicoterapeuta Barbara Fabbroni che dichiara “Il volo umanitario” affronta con delicatezza e cura uno dei momenti più tristi della storia recente: il conflitto Ucraina-Russia. Sei minuti pregnanti e densi di significati significanti narrati attraverso la macchina da presa durante i quali lo spettatore ha la possibilità vivere momenti salienti del conflitto bellico a due settimane dal suo inizio. Ciò che emerge è la dignità nonostante lo smarrimento, la speranza che affiora dalla desolazione, la fiducia nell’altro che si coniuga all’interno di una declinazione cesellata dall’incontro che protegge. E’ una pellicola che buca l’anima regalando allo spettatore la possibilità di riflettere sulla vita, sul senso e il significato dell’esserci, poiché nonostante tutto l’esistenza è: grazia e mistero.
All’evento ha partecipato inoltre il Direttore di Caritas Italiana Don Marco Pagniello che ha dichiarato: «Abbiamo scelto di documentare questo nostro primo volo perché volevamo raccontare attraverso il linguaggio del documentario quello che come Caritas stavamo realizzando nell’accoglienza dei tanti profughi dell’Ucraina, in fuga dalla guerra e dalle sue devastazioni. Volevamo così mostrare la prossimità della Chiesa italiana a queste persone e raccontare anche le loro fatiche e speranze in un futuro migliore».