“Non toccarmi”: Stefano Calvagna racconta la violenza sulle donne

A metà tra la finzione e il documentario, si intitola Non toccarmi la nuova fatica registica di Stefano Calvagna, autore di Non escludo il ritorno Baby gang.
Progetto realizzato in collaborazione con Lazio Crea e Regione Lazio, Non toccarmi é un cortometraggio che si costituisce di tre episodi, ciascuno incentrato su una diversa donna e un diverso tipo di violenza.
Tre storie emblematiche che testimoniano un fenomeno a quanto pare destinato quotidianamente a non cessare mai di esistere nella società del XXI secolo. Una violenza narrata in questo caso a diversi livelli: sessuale, fisica e psicologica.
Monica, un’avvenente ragazza sportiva, subisce prima un caso di stalking e, poi, una vera e propria violenza carnale da parte del personal trainer della palestra che frequenta.

Il regista Stefano Calvagna sul set del film

Cristina si rivolge ad un fisioterapista che incontra per la prima volta; l’uomo svolge il proprio lavoro, ma finisce per approfittare della sua cliente, molestandola e lasciandola impossibilitata a reagire, in un vortice di terrore che la distrugge nella sua femminilità.
Laura è sposata con un uomo affetto da narcisismo patologico, che la tratta come se fosse una nullità: la donna è quindi vittima di una violenza domestica che è psicologica, molto più sottile e spaventosa, ritrovandosi prigioniera nella propria casa e maltrattata dalla persona che più di tutte dovrebbe proteggerla.
Un estraneo in un caso, un conoscente nell’altro, il marito in persona nell’altro ancora rappresentano in Non toccarmi, di conseguenza, i diversi gradi di rapporto tra le protagoniste vittime e i loro carnefici.
Ogni episodio è introdotto dall’autorevole intervento del Dottor Antonio Del Greco, che incarna una figura istituzionale di alto e rispettabile profilo, approfondendo vari aspetti della violenza sulle donne e sottolineando l’importanza di denunciare i reati subiti.
Altro importante contributo è quello di Michele Verginelli, atleta professionista esperto in arti marziali, che compare come deus ex machina per spiegare alle vittime la maniera in cui difendersi in caso di violenza e aggressione, lanciando il messaggio sociale di autodifesa che Non toccarmi si propone di diffondere.
Prodotto da Calvagna stesso insieme a Teresa Lidia Maliszewska ed Ettore Terzo per Associazione Culturale Trevi, Non toccarmi è interpretato da Martina Scoccia, Angelica Cacciapaglia, Chiara Becchimanzi, Claudio Vanni, David Capoccetti, Emanuele Cerman e Giulia Sauro.