Le nuove produzioni 4.0 alla 78° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

Si è tenuta oggi, 5 settembre, alle ore 16,00, nella cornice della 78° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, la presentazione del libro Storytelling Digitale – Le nuove produzioni 4.0, di Simone Arcagni (Luiss University Press).
Il cuore di questo progetto editoriale è l’accurata ricerca svolta da Simone Arcagni a livello italiano e internazionale sull’articolato e affascinante mondo delle produzioni digitali innovative. Rai Cinema in collaborazione con l’Ufficio Studi Rai sono il motore e l’ispiratore di questa ricerca.
Una ricerca da leggere, ma auspicabilmente anche da vive­re attraverso la visione di una serie di contenuti che l’autore ri­tiene paradigmatici per comprendere l’ampiezza e la ricchezza dello storytelling digitale.
Storytelling Digitale – Le nuove produzioni 4.0 si pone l’obiettivo di dare una rappresentazione organica a que­sto nuovo settore che ha subito negli ultimi anni una crescita esponenziale.
L’emergenza Covid ha infatti impresso un’accelerazione in tutto il sistema digitale della comunicazione, dell’informazio­ne, della formazione e della didattica.
Le piattaforme video non rappresentano soltanto un business di straordi­nario successo, ma anche una nuova generazione di “narratori di storie” che stanno imponendo nuove regole di narrazione, destinati a influenzare l’industria audiovisiva e a investire con i loro immaginari l’intera società. Esiste una galassia di produzioni audiovisive che non sono più riconducibili ai modelli cinematografici e televisivi. Nuovi generi, nuove tecnologie, nuove piattaforme, nuovi sistemi produttivi e distributivi, nuovi pubblici. In una parola nuovi storytelling, profondamente legati al mondo digitale. Chi li produce? Chi li fruisce? Dove si vedono? Questo libro vuole offrire una mappa aggiornata di questa galassia fatta di webserie, idocs, contenuti transmediali, storytelling interattivi, videomapping, realtà virtuale, realtà aumentata e molto altro ancora. Si tratta di una mappatura attenta e ag­giornata che muove dal panorama internazionale per poi soffermarsi anche su quello italiano.
«Lo storytelling digitale nasce, dall’incontro di crea­tivi, designer, produttori in grado di affrontare nuove sfide come quelle proposte dalle tecnologie digitali», ha dichiarato l’autore del libro., che ha aggiunto: «Che le sanno sfrutta­re come materiale creativo, anche e soprattutto, per intercetta­re nuovi pubblici. Aggiornare quindi la mappa della galassia postcinema si­gnifica, ancora una volta, mettere le mani nei processi creativi e nella fabbrica degli immaginari contemporanei».
La ricerca di Arcagni ha dato spazio a contributor provenienti da diverse realtà e percorsi professionali, in modo da arricchire il progetto di punti di vista necessariamente unici e di prospetti­ve diverse, tese a evidenziare alcune delle tante dimensioni che caratterizzano la produzione digitale 4.0.
In tale prospettiva, è stato dato spazio ai curatori del libro con il focus di Paolo Morawski sulle sfide dell’inclusione e della coe­sione sociale; a Carlo Rodomonti sul networking e la contami­nazione; e infine a Manuela Cacciamani sulle nuove professio­ni e l’integrazione tra i vari segmenti dell’audiovisivo.

In occasione della presentazione del libro, hanno sottolineato l’importanza della realtà virtuale nell’audiovisivo:

Presidente dell’ANICA Francesco Rutelli;

Amministratore Delegato di Rai Cinema Paolo Del Brocco;

Direttrice Ufficio Studi Rai Claudia Mazzola;

Founder One More Pictures Manuela Cacciamani;

Responsabile Marketing strategico e digital Rai Cinema Carlo Rodomonti;

Studios Director Ciaopeople Vincenzo Piscopo;

Direttore Museo Nazionale del Cinema di Torino Domenico De Gaetano;

l’autore della ricerca e del libro Simone Arcagni.