In uno dei periodo più delicati e drammatici della situazione economica e logistica della Capitale, oltre che nazionale e mondiale, il sindaco Ignazio Marino sfoggia visibilità con la trascrizione, con tanto di cerimonia pubblica, di sedici matrimoni gay precedentemente celebrati all’estero, pur sapendo di non aver nessun valore legale rispetto alla norma vigente in Italia.
Alla retorica dichiarazione, ampiamente enfatizzata dai vari organi di stampa faziosi, pronunciata dal sindaco di Roma, «Oggi è stato un giorno speciale che speriamo diventi presto un giorno normale», molti cittadini romani rivendicano il diritto a un sindaco meno speciale per vivere in una città più normale, in cui il Comune dia priorità a tanti gravissimi problemi che tutti i sindaci promettono invano di risolvere.