The crow – Il corvo: il vendicatore… tossico

Come celebrare il trentennale de Il corvo diretto nel 1994 da Alex Proyas partendo da una graphic novel di James O’Barr, se non attraverso un reboot di quella che nel frattempo si era trasformata in una tetralogia costituita da lungometraggi strutturati su trame comunque tutte a sé stanti?
D’altra parte, alla semplicissima base del franchise – come pure della serie televisiva da esso derivata interpretata da Mark Dacascos – altro non vi è che un povero sventurato di turno destinato ad essere ucciso dai malviventi del caso per poi tornare in vita al fine di eliminare i responsabili della sua dipartita.
Un canovaccio piuttosto classico e facilmente rispolverabile che, dunque, nelle mani di Rupert Sanders – regista di Biancaneve e il cacciatore e della versione live action di Ghost in the shell – riprende in The crow – Il corvo i due protagonisti originali Eric e Shelly per fornirgli i volti del Bill Skarsgård del dittico It e della musicista FKA twigs.
Attenzione, però, in quanto non si tratta stavolta di un cantante rock e della sua amata consorte come nella pellicola che segnò proprio sul set la sciagurata fine del povero Brandon Lee, bensì di due giovanotti sbandatelli e con una certa passione per le droghe che si ritrovano in una sorta di centro di recupero prima che avvenga il consueto delitto cui consegue lo sterminio post-resurrezione favorito dalla presenza del corvo guida.
Due soggetti degni della fiction televisiva Mare fuori che, con lui sfoggiante un tatuatissimo look non distante da quello del cantante Achille Lauro (sic!), possono al massimo attirarsi la simpatia di qualche scapestrato elemento da baby gang d’inizio terzo millennio; mentre il fascino dark del neanche troppo esaltante capostipite che è stato comunque capace di trasformarsi immediatamente in cult movie viene del tutto a mancare in The crow – Il corvo.
Eppure, tra il demoniaco villain Vincent Roeg incarnato da Danny Huston e la evidente propensione a trasportare il tutto maggiormente nell’ambito dell’horror e dello splatter – con infilzamenti assortiti e liquido rosso che schizza copioso – gli elementi per mantenerlo non sembravano essere assenti, ma il risultato finale pare risentire più di Constantine di Francis Lawrence che della effettiva matrice disegnata di partenza.
E non parliamo del fatto che, in mezzo a colonna sonora decisamente anonima (citiamo solo Boadicea di Enya buttata a caso nel mucchio) quanto i nuovi cattivi e sanguinosa vendetta velocemente consumata con musica operistica a commento soltanto una volta superata (armati di tanta pazienza) circa un’ora di visione, caratterizzato da inutili lungaggini narrative questo dimenticabilissimo The crow – Il corvo – nelle sale nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 28 Agosto 2024 – non può fare a meno di sprofondare in insostenibile fiacchezza.