In dvd l’inedito thriller “You’re killing me”

Dal mare magno degli inediti cinematografici di genere Blue Swan Entertainment sforna su supporto dvd – a partire da Settembre 2024 – You’re killing me, produzione statunitense datata 2023 e diretta a quattro mani dalla esordiente Beth Hanna insieme a Jerren Lauder, regista de La maledizione di Fall River.
Oltre un’ora e mezza di visione al cui centro abbiamo la McKaley Miller di Ma nel ruolo della giovane Eden Murphy, desiderosa come tanti suoi coetanei di entrare al Pembroke College, dove si può accedere solo essendo ricchi – avendo di conseguenza vita facile e un posto assicurato – o sudando per finire in graduatoria.
Ed è dopo essere stata messa in lista d’attesa che la ragazza prende parte ad una festa organizzata dal compagno di classe Barrett Theodore Schroeder alias Brice Anthony Heller nella speranza di ottenere la sponsorizzazione di uno dei facoltosi partecipanti; senza immaginare che la serata si stia per trasformare in uno dei suoi peggiori incubi.
Infatti, una volta che si ritrova casualmente tra le mani un video incriminante registrato nel telefono cellulare di uno degli ospiti, Eden finisce per diventare la preda in una caccia mortale che vede tutti gli invitati contro di lei.
Una serrata lotta per la sopravvivenza, dunque, che in You’re killing me si svolge claustrofobicamente quasi del tutto nell’abitazione in cui è stato organizzato il party; man mano che fanno la loro entrata in scena anche il veterano Dermot Mulroney e la compianta Anne Heche – qui in una delle sue ultime performance prima della prematura scomparsa – nei panni dei genitori del citato Barrett.
Mentre a Jayson Warner Smith spetta il compito di fare da padre alla protagonista in quello che, con la violenza tutt’altro che assente, non esita a diventare fotogramma dopo fotogramma un perverso gioco psicologico di corruzione.
D’altra parte, immersa nelle corde del thriller, quella sfoderata da You’re killing me vuole in maniera evidente essere una critica rivolta alla apparentemente linda società dell’”intoccabile” alta borghesia.