Esiste un rapporto molto più stretto di quanto si pensi tra la cultura e il design dei giochi. E intendiamo i giochi di qualsiasi tipo: dai giochi in scatola a quelli per PC, passando per quelli per mobile e addirittura i modelli da collezione come le action figures.
La cultura che permea una società è da sempre un elemento che influenza il modo in cui le persone producono oggetti e… altra cultura. È una relazione molto ravvicinata che si fa sentire.
Oggi, faremo un viaggio breve ma comunque esemplificativo nelle influenze culturali che hanno plasmato il design dei giochi della nostra epoca.
Gli anni 2000
Gli anni 2000 sono stati molto importanti, poiché caratterizzati da forti sperimentazioni. Il supporto della tecnologia ha contribuito a cambiare completamente il modo in cui il pubblico percepiva gli aspetti estetici e tecnici che caratterizzavano i giochi.
Console storiche come la PS2, con giochi di fama internazionale come Need For Speed o Crash Bandicoot hanno dato nuova linfa vitale all’immaginazione dei fan, che sin da piccoli si trovavano di fronte a colori, schermi e scenari dinamici che prima non era possibile concepire.
E oggi, riguardando alcune immagini di quei mondi creati dagli sviluppatori che provenivano ancora dal secolo precedente, è possibile avvertire un certo senso di nostalgia di un mondo videoludico che non era ancora così realistico come quello che abbiamo oggi, ma che nonostante tutto è riuscito a farci appassionare e vivere fortissime emozioni che ci porteremo dentro per sempre.
Dal 2010
Già con l’avvento di supporti tecnologici come la PS3 e l’Xbox 360 si è assistito a un grandissimo passo avanti nella grafica e nella capacità di immersione che lo schermo poteva offrire. Intere generazioni si sono appassionate con videogiochi di avventura, guerra e sparatutto, azione, mistero, e molto altro ancora.
E il design cominciava a diventare ancora più importante anche per le piattaforme mobile. L’ottimizzazione per gli utenti che fruivano contenuti dal telefono era ormai un must per qualsiasi compagnia che volesse definirsi “competitiva” in uno scenario globale fortemente interconnesso, dove le influenze culturali si mischiano in tempo reale e cambiano completamente gli scenari e le abitudini di consumo in pochissimi anni.
Questo bisogno non si limitava soltanto all’industria dei videogiochi, ma anche ai film, alle serie TV e ad altri settori ancora, come per esempio l’iGaming. Il design e l’interfaccia grafica divennero ancora più importanti per le slot machine, con cui gli utenti potevano finalmente immergersi in esperienze visive coinvolgenti e dai colori vividi, intensi. I rulli potevano scorrere sugli schermi in modo fluido, abbandonando (quasi) per sempre l’era delle slot 3D e VLT che aveva caratterizzato gli anni precedenti.
La riflessione verte su una domanda abbastanza semplice: perché i giocatori di slot avrebbero dovuto accontentarsi di schermi antiquati e grafiche piene di pixel e poligoni squadrati, quando bastava prendere in mano il telefono e lasciarli coinvolgere dalla travolgente innovazione tecnologica e grafica dell’epoca?
Di fatti, questo spiega lo sviluppo grafico e interattivo che ha caratterizzato numerose saghe, come per esempio la celebre Gates of Olympus del produttore Pragmatic Play. Gli esperti del settore riconoscono questo nome poiché simbolo di innovazione grafica e sviluppo tecnologico sempre più all’avanguardia con i tempi che cambiano. Se vuoi saperne di più, leggi la recensione per scoprire numerosi dettagli su questa slot e sulle evoluzioni che hanno ricoperto un ruolo fondamentale in questo mondo.
Insomma, la rivoluzione grafica e le modalità di gioco nuove e interattive hanno caratterizzato numerosi settori già prima del 2010, ma è stato da quell’anno che gli effetti sono diventati talmente visibili da non poter essere più trascurati.
Gli ultimi anni – dal 2015 in poi
Si dice che quando la tecnologia viaggia nulla possa fermarla. E in effetti è stato proprio così. Dal 2015 in poi la tecnologia ha fatto passi da gigante e ha portato a delle rivoluzioni incredibilmente avanzate.
A livello culturale, abbiamo assistito a quello che si può definire una frammentazione: se un tempo la cultura proveniva da un singolo canale verso una moltitudine di persone, oggi è l’esatto contrario. Basta pensare ai social media: chiunque può aprire una pagina e iniziare a produrre contenuti, che vengono consumati da altri utenti (che a loro volta potrebbero fare lo stesso!). E al contempo, chi crea contenuti ne consuma altrettanti pubblicati da altre pagine.
Il flusso è sempre continuo nella società moderna che caratterizza le nostre vite, in un delicato ma sempre presente intreccio che influenza l’ideazione, la produzione, la diffusione e il consumo di determinati film, giochi e servizi d’intrattenimento. E il design risente particolarmente di questo movimento di idee, scambi e reciproche interazioni tra individui, case produttrici e critica.
Il futuro
Con la frammentazione delle modalità di produzione e di consumo di contenuti mediali, è interessante porsi la domanda di come sarà il futuro del design per i giochi.
Se ci facciamo caso, anche i giochi in scatola e di carte (come per esempio Exploding Kittens) sono decisamente più colorati di quelli che c’erano negli anni ‘50 del Novecento. Questo risponde alle esigenze di “stimolazione” che la nostra società oggi esige.
Vedremo come si evolveranno gli scenari futuri.
Foto: Pixabay