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Tahiti: oltre alle spiagge c’é di piú

Quando si pensa a Tahiti ci si immagina il sogno tropicale dalle meravigliose spiagge e dalle lagune turchesi, da completare con alte palme da cocco e un fresco cocktail da sorseggiare al tramonto. C’è qualcosa d’altro, però, che si conosce meno e che invita i visitatori a dedicare il giusto tempo all’esplorazione di un’isola che rappresenta il cuore pulsante della Polinesia Francese, il primo punto di approdo in questo paradiso e lo scrigno custode di una cultura millenaria che insegna moltissimo anche al giorno d’oggi. I segreti meglio custoditi di Tahiti partono dalla sua pancia, dal suo verdissimo entroterra punteggiato di vedute panoramiche, sentieri perfetti per il trekking, grotte magiche e affascinanti siti preziosi per la cultura locale, per poi stemperarsi nel bianco e nel nero delle spiagge dell’isola e nel rosso fuoco di un tramonto polinesiano ammirato da uno dei punti dell’isola più consigliati.

Vallate e cascate: Papenoo Valley
Formatasi con il collasso del cratere del vulcano principale di Tahiti, la Papenoo Valley conserva la sua bellezza naturale, che è possibile scoprire seguendo uno dei diversi percorsi a piedi che si snodano all’interno della vallata e che incontrano rigogliose cascate, meravigliosi punti panoramici, rinfrescanti piscine naturali e gli affascinanti “marae”, antichi siti religiosi fondamentali nella cultura e nelle tradizioni polinesiane.

Punti panoramici per vedere l’isola dall’alto: Taravao
Il Belvedere di Taravao offre una magnifica vista panoramica sull’istmo di Tahiti, nel punto che collega cioè Tahiti Nui alla sua piccola penisola Tahiti Iti. In questa zona ci sono diversi percorsi e passeggiate che si districano tra pascoli verdissimi dove pacifiche mucche e cavalli godono indisturbati degli ampi spazi all’aperto.

Grotte magiche e antichi siti archeologici: le grotte di Mara’a e il Marae Ārahurahu
Un luogo imperdibile in cui assorbire la profonda spiritualità della cultura polinesiana e il suo legame con la natura sono le tre grotte di Mara’a, sulla costa ovest dell’isola. Le grotte sono ben riparate da una fitta vegetazione, con magnifiche felci che scendono a pioggia dai loro soffitti scavati, mentre al loro interno si sono formate delle piccole piscine naturali di acqua fresca e limpida. Nella grotta più grande si assiste ad un curioso effetto ottico dovuto al riflesso dell’acqua in cui le dimensioni della grotta sembrano molto più ridotte. Immergersi nelle acque rinfrescanti della grotta, in silenzio per assorbire l’energia emanata dal luogo, permetterà di contemplare la natura e apprezzarne ogni elemento.
A poca distanza si trova un secondo luogo dalla grande energia e valore culturale: il Marae Ārahurahu, un esempio perfettamente conservato degli antichi templi polinesiani, usati sia per funzioni religiose che come luogo di ritrovo per diverse cerimonie civili. Ogni anno a luglio, in occasione del festival Heiva I Tahiti, proprio qui si tengono alcuni spettacoli di danza tradizionale che ricreano un’atmosfera unica.

Un paio di swing in uno dei due campi da golf de Le Isole di Tahiti
Nel 1970, nella vecchia piantagione di cotone di Atimaono, è stato realizzato il bellissimo campo da golf Olivier Bréaud International Golf Course. Si tratta di un campo a 18 buche inserito in una delle cornici più affascinanti del mondo, in cui ogni anno si tiene il Tahiti International Open, parte del circuito PGA.

Spiagge bianche e spiagge nere: Tautira e Vaiava
Non può mancare ovviamente una menzione alle spiagge dell’isola, attrazioni conosciute, ma che meritano un cenno per la particolarità dei loro colori, bianche a ovest, nere a est e lungo la costa sud dell’isola. Tra le spiagge nere più famose, quella di Tautira, di derivazione vulcanica, circondata da alte palme e acque cristalline per un meraviglioso contrasto di sfumature. Tra le spiagge bianche, Vaiava Beach (o PK18) è apprezzata dalle famiglie locali anche per i diversi servizi disponibili.

Dove ammirare il tramonto a fine giornata
Per concludere la giornata con un indimenticabile tramonto polinesiano, la spiaggia nera di Point Venus, con il suo storico faro, regala una meravigliosa vista sulla vicina isola di Moorea dal punto più settentrionale di Tahiti. La zona ha una significativa storia in quanto punto prescelto dal capitano James Cook, che approdò qui nel 1769 per osservare il passaggio di Venere intorno al sole, utile a calcolare la distanza tra quest’ultimo e la Terra.