30 anni (di meno): pillole… di giovinezza

E se quella che crediamo una miracolosa pillola cinese atta a favorire le prestazioni sessuali si rivelasse inaspettatamente il mezzo tramite cui ringiovanire di trent’anni?
È ciò che accade ai protagonisti di 30 anni (di meno), commedia che, scritta e diretta dal Mauro Graiani sceneggiatore, tra gli altri, di School of mafia e Divorzio a Las Vegas e delle serie televisive Don Matteo e Che Dio ci aiuti, arriva nelle sale cinematografiche il 21 Agosto 2024.
Protagonisti che si chiamano Maurizio, Marco e Diego e che, rispettivamente interpretati da Claudio Greg Gregori, Antonio Catania e Massimo Ghini, sono tre sessantenni costretti a condividere mal volentieri l’unica stanza disponibile di una clinica privata, ricordando in un certo senso ciò che accadeva al burlone gruppetto di Amici miei.

D’altra parte, sparsi nel film diversi sono gli omaggi rivolti alla trilogia iniziata da Mario Monicelli e Pietro Germi (dai cognomi Melandri e Necchi alla defunta Adelina); man mano che, come già accennato, si passa ad un risvolto di taglio fantastico più consono alle pellicole statunitensi per ragazzi che alla Commedia all’italiana in senso stretto (nonostante vi sia anche un commissario Lo Gatto impersonato da Paola Pessot).
Risvolto destinato a far assumere a Maurizio e Marco i connotati di Claudio Colica e di Claudio Casisa; mentre Diego continua misteriosamente a mantenere le fattezze di uomo attempato nel corso di oltre un’ora e quaranta di visione il cui ricco cast include Luca Vecchi in divisa da poliziotto, Leonardo Ghini, Nino Frassica nei panni di Pietro, compagno di Maurizio, Milena Miconi in quelli della dottoressa Imelde e Giulia Elettra Gorietti impegnata a ricoprire il ruolo della omosessuale Coco.
Quest’ultima destinata ad affiancare i “neo giovani” dal momento in cui intuiscono di avere tra le mani un medicinale che potrebbe fare la loro fortuna, sebbene la condizione attuale non manchi di presentarsi in qualità di occasione irripetibile per aggiustare i torti e gli errori del passato.
Però, tra un imprevisto con una mistress ed esilaranti situazioni come quella in cui il metronotte Christian di Fabrizio Nardi incontra la prostituta Chantal dal volto di Nadia Rinaldi, se da un lato il ritmo narrativo che scandisce 30 anni (di meno) appare piuttosto incerto, dall’altro l’impressione generale è che il tutto possieda buoni spunti raramente sviluppati a dovere.
Basterebbe citare la parentesi irrisolta dell’appuntamento tra Diego e una giovane abbordata online… per il resto, con la vecchioniana Sogna, ragazzo, sogna a fare da colonna sonora l’operazione provvede sia a ricordare quanto prezioso sia il tempo a disposizione dei comuni mortali su questa Terra che a ribadire che è l’anima a dirci quanti anni abbiamo e non il corpo; ma lo fa ricorrendo a battute e gag non sempre riuscite e approdando ad un epilogo eccessivamente sbrigativo.