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“Le uve raccontano”: un viaggio tra gli areali vitati della Sicilia

Con la pubblicazione bilingue della XII edizione del libro sul raccolto Cantine Colomba Bianca osserva e interpreta criticità e margini di miglioramento dei vini del futuro.
Ogni terra vive condizioni di diversità pedoclimatica, ambientale e paesaggistica, generando un raccolto di uve che diventano vini dai profili aromatici e sensoriali unici, correlati alla provenienza. La dodicesima edizione del libro “Le Uve raccontano” è attesa dal comparto, e ormai fa parte di un progetto in continua evoluzione, ideato da Cantine Colomba Bianca, che coinvolge l’intera filiera vitivinicola e stimola la condivisione. Alimenta e custodisce il sapere del vino.

Vino Colomba Bianca

La pubblicazione è a cura di Antonio Pulizzi, Filippo Paladino, Luigi Pasotti ed è stata realizzata in collaborazione con l’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea e il Sias – Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano.
“Le Uve raccontano” crea anelli tra agricoltori, tecnici e manager che lavorano nei mercati italiani e internazonali, ed accende i riflettori sui fattori che incidono sulla qualità della produzione, dando – ad ogni livello – la possibilità di interpretare le criticità e i margini di miglioramento da percorrere. La lettura è bilingue – italiano e inglese – e sviluppa lo sguardo sull’intero panorama di produzione di Cantine Colomba Bianca con focus su: andamento climatico, sviluppo vegeto-riproduttivo, situazione fitopatologica, dati quantitativi e parametri qualitativi delle uve. I capitoli del libro aprono gli orizzonti sulle uve conferite diversificandole per varietà, obiettivo enologico e territorio di provenienza.
«Le diverse edizioni – spiega Dino Taschetta, presidente di Cantine Colomba Bianca – sviluppano un’osservazione storica sempre più attenta e orientano gli sviluppi futuri, lo studio sulle vigne contribuisce alla costruzione di una memoria delle diverse annate, è un viaggio nel vissuto degli areali vitati che si estendono dalla zona costiera, all’altopiano, fino alla collina».
«L’analisi della più recente annata – afferma Filippo Paladino, vicepresidente Cantine Colomba Bianca – delimita i terreni più vocati alla produzione di vini rossi, bianchi e spumanti; favorisce il controllo durante la maturazione dell’uva di dati analitici per programmare i periodi di vendemmia e ottenere gli obiettivi enologici prefissati dall’azienda; ottimizza la realizzazione di una difesa fitosanitaria biologica, sostenibile e rispettosa dell’ambiente, utilissimi soprattutto per chi produce a residuo zero».
La presentazione del libro “Le Uve raccontano” – in programma mercoledì 15 maggio alle ore 9.30 nell’Istituto Tecnico Agrario A. Damiani di Marsala (Via Trapani 218) – sarà moderata dalla giornalista Rossana Titone, interverranno Luigi Pasotti, dirigente Unità Operativa SIAS Sicilia Orientale Catania, sulle anomalie del clima e l’impatto sull’acqua;  Vito Restivo, funzionario direttivo Area 3 SIAS Palermo, sulla gestione della rete SIAS; Luigi Neri, dirigente Unità Operativa SIAS Sicilia Caltanissetta, sull’impatto sulle colture delle anomalie climatiche; Antonino Sammartano, funzionario direttivo Area 3 SIAS Palermo, sulle analisi e osservazioni sul Bollettino Decadale; Antonino Angileri, funzionario direttivo Area 3 SIAS Palermo; Filippo Paladino, vice presidente Cantine Colomba Bianca, sugli obiettivi del progetto “Le Uve raccontano”, Antonio Pulizzi, enologo, sull’analisi fenologica, fitopatologica e andamenti produttivi delle principali varietà; Mattia Filippi, consulente Uvasapiens, sul cambiamento climatico, limiti o nuove opportunità. I lavori proseguiranno con Massimo Grillo sindaco di Marsala, l’onorevole Stefano Pellegrino, Dario Cartabellotta dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Dino Taschetta presidente di Cantine Colomba Bianca, Antonio Rallo presidente del Consorzio Doc Onofrio Corona e coordinatore del Corso di Laurea Viticoltura ed Enologia UniPA e Domenico Pocorobba preside Istituto Tecnico Agrario.

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