La profezia del male: non aprite quella carta

Nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 9 Maggio 2024, La profezia del male apre attraverso una situazione che, con combriccola di giovinastri che s’imbattono nella cantina di un’abitazione negli oggetti a quanto pare appartenuti ad un astrologo, non può fare a meno di richiamare alla memoria l’idea di partenza de La casa.
Anche se, a giudicare dalla dimora in questione, tutt’altro che piccola e fatiscente come quella in cui si svolgeva lo splatter cult di Sam Raimi, lo spettatore maggiormente avvezzo al genere potrebbe avvertire assonanze con il meno celebrato ma comunque valido La notte dei demoni di Kevin S. Tenney, simile anche nella scelta fotografica.
Ma, con i ragazzi che commettono il grave errore di utilizzare un mazzo di carte rinvenuto nel posto, violando dunque la regola sacra che proibisce la lettura dei Tarocchi di qualcun altro, la oltre ora e mezza di visione non si concentra affatto tra quattro mura come nei due citati modelli da schermo.
Piuttosto sfrutta spesso spazi aperti e non fatica nel rispecchiare il soggetto di base dei vari Final destination nel porre il gruppetto di amici – tra i quali troviamo la Harriet Slater di Indiana Jones e il Quadrante del destino, la Avantika del Mean girls 2024, l’Adain Bradley di Wrong turn: The foundation e il Jacob Batalon della saga Spider-man – alle prese con quello che sembrerebbe un mortale avvenire predetto, appunto, nella profezia dei Tarocchi.

Harriet Slater e Larsen Thompson in una scena del film

Dunque, tra una vittima che finisce impiccata, un’altra per la quale si rivela fatale una scala e ascensori e vagoni di metropolitana pronti a trasformarsi in scenari da horror, al loro primo lungometraggio da registi Spenser Cohen e Anna Halberg – produttori esecutivi de I mercen4ri – Expendables – non si limitano altro che a sfruttare una struttura da slasher movie inanellando le diverse fantasiose uccisioni alternate ad apparizioni spettrali.
E, senza troppa fantasia, per il meno esigente pubblico dei giovanissimi La profezia del male funziona anche sufficientemente nel dispensare facili brividi mentre tira in ballo, inoltre, la Olwen Fouéré del Non aprite quella porta di David Blue Garcia; ma finisce poi per perdersi nel frettoloso epilogo fagocitato dal tripudio di effetti visivi… prima ancora di sfoderare un’ultima sorpresa piuttosto ridicola e difficile da accettare.