Sei fratelli è il nuovo film scritto e diretto da Simone Godano, già famoso per film come Marylin ha gli occhi neri del 2021 e Moglie e marito del 2017 grazie al quale ha ricevuto una candidatura ai Nastri d’argento come miglior commedia.
Il cast del film è composto da Riccardo Scamarcio, Adriano Giannini, Valentina Bellè, Gabriele Montesi, Alex Gallois, Mati Galey e Claire Romain.
La storia inizia subito in medias res: il padre di questi sei fratelli che incontriamo fin da subito è morto togliendosi la vita e ora spetta ai figli spartirsi l’eredità e riordinare le loro caotiche vite. Del padre in questione, sappiamo solo che era una personalità fortemente narcisistica e che dopo tre matrimoni si è tolto la vita lasciando la famiglia nel caos. I fratelli inizialmente sono cinque, solo dopo scopriranno poi di essere in sei venendo a conoscenza di una nuova sorella di cui nessuno sapeva l’esistenza.
Fin da subito l’atmosfera fra i sei personaggi è calda e il topos della famiglia allargata e dell’eredità familiare si fa spazio riprendendo antichi temi tratti soprattutto dal cinema di Monicelli e dei suoi drammi familiari.
Il lungometraggio però si distacca da quest’ultimo perché la scrittura non riesce ad entrare nel profondo delle tematiche e ad indagare pienamente i sentimenti di questi sei personaggi che si sentono smarriti dopo un grande lutto. La sceneggiatura quindi parte bene ma rimane poi solo abbozzata in una cornice drammaturgica che avrebbe meritato sicuramente più analisi e approfondimento. Bella invece la regia di Simone Godano che riesce a riprendere soprattutto i momenti di litigi e discussione utilizzando lo zoom sui volti dei personaggi e sui loro occhi. Sono proprio questi i momenti salienti dell’intera struttura narrativa, perché è attraverso il confronto e il dialogo che i fratelli cercano di scoprire se stessi attraverso le storie degli altri.
Da sottolineare la bravura sopra agli altri di Adriano Giannini che dona al suo personaggio un’intimità profonda e allo stesso tempo combattiva. In secondo luogo troviamo la recitazione di Riccardo Scamarcio che interpreta un personaggio che fa da collante e unione con tutti gli altri. Scamarcio si conferma all’altezza delle aspettative e riesce ad incarnare i due generi del film: dramma e commedia.
Si tratta sicuramente di un dramma antropocentrico, dove al centro di tutto c’è la tematica più vecchia del mondo: la perdita di un genitore, il vuoto del lutto e le sue conseguenze.
Tutto questo qui viene poi analizzato in una nuova prospettiva, quella della famiglia allargata, dei litigi e della diaspora tra fratelli.
C’è sicuramente da dire che Sei fratelli è un film corale adatto a tutti, è un mix di generi che vanno dal romantico, al dramma fino a raggiungere la commedia e si mostra come punto di riflessione per lo spettatore.
Il film inoltre gode di una bellissima scenografia, è ambientato a Bordeaux in Francia e qui anche la fotografia merita una menzione perché rende la costruzione scenica luminosa e allo stesso tempo introspettiva.
Sei fratelli, distribuito da 01 Distribution, uscirà al cinema il 1° maggio.