Grande successo di pubblico e partecipazione all’opening del 21 marzo per la prima mostra personale dedicata alla fotografa Azzurra Primavera, a cura di Cesare Biasini Selvaggi e Barbara Santoro che ne ripercorre l’esperienza umana e professionale, con oltre 100 scatti, molti dei quali inediti. La mostra, “Azzurra Primavera. 100 ritratti oltre l’immagine“, aperta su appuntamento fino al 30 giugno nella live-arting gallery di Arimondi Circle a Roma, nel cuore di Portonaccio, in via Giuseppe Arimondi 3, è promossa da Luisa Melara, presidente di Arimondi Circle.
Tantissimi i volti noti del mondo dello spettacolo e non solo che si sono dati appuntamento per l’inaugurazione. Tra loro anche Renzo Arbore, Michela Andreozzi, Gaia de Laurentis, Luca Barbareschi, Mita Medici, Giulio Scarpati, Stefania Levi Riso, Vera Dragone, Eleonora De Luca, solo per citarne alcuni.
tutti i proventi del Dance party privato che si è svolto dopo il vernissage è stato devoluto all’associazione DI’Gay Project DGP di Roma.
L’esposizione presenta organicamente Azzurra Primavera e la sua produzione fotografica di artista libera, umana, dai profondi valori sociali, attenta alla condizione degli ultimi, alle battaglie per i diritti civili: tutti temi di assoluta attualità che attraversano da sempre i suoi scatti.
La mostra parte dalle fotografie che ricostruiscono la storia del teatro, del cinema, della TV degli ultimi trent’anni con i ritratti delle loro protagoniste e protagonisti, fino ai cicli di ricerca mai mostrati né pubblicati, come quelli dedicati ai rom e al World Pride del 2000 a Roma.
Il percorso espositivo
Cinque capitoli cronologici raccontano l’evoluzione fotografica di Azzurra Primavera.
Si parte dagli esordi della seconda metà degli anni novanta, con la sezione “Un anno in camerino”, scatti inediti eseguiti nel dietro le quinte dei teatri della capitale (Eliseo, Manzoni, Argentina, Sistina, Valle, Quirino, La Cometa, Teatro dei Servi, Colosseo, Argot, Teatro dell’Orologio, Teatro Nazionale Parioli). Il progetto consisteva nel catturare le attrici e gli attori in camerino stando in disparte, come se Azzurra Primavera fosse stata invisibile. La prima a inaugurare questo ciclo è stata Mita Medici. E a seguire, tra gli altri, Enzo Garinei, Sabrina Salerno, Piera Degli Esposti, Carlo Giuffrè, Alessandro Haber, Giampiero Ingrassia, Enrica Bonaccorti, Corrado Pani, Cloris Brosca, Pamela Villoresi, Cinzia Leone, Lucia Poli, Luca Barbareschi, Massimo Ghini, Gabriele Lavia, Paola Pitagora, Pino Ammendola, Enzo Iacchetti, Sabrina Ferilli, Rodolfo Laganà, Nino Manfredi, Giorgio Albertazzi, Roberto Herlitzka, Neri Marcorè, Claudia Gerini, Gigi Proietti, Elena Sofia Ricci, Pietro Biondi, Rocco Papaleo.
Si prosegue con il ciclo “ROM/mania” espressione di una ricerca artistica che, attraverso il linguaggio fotografico, va oltre la superficie visibile, raccontando storie di vita, comunità e incontri fortuiti che hanno plasmato il percorso di Azzurra Primavera.
Questo progetto è nato verso i primi anni dieci del duemila, in modo del tutto spontaneo, nel quartiere romano di Monte Sacro (dove la fotografa vive e ha il suo studio), lungo gli argini dell’Aniene, in prossimità dell’insediamento di una comunità rom. I rom hanno iniziato col tempo a chiedere ad Azzurra di fotografarli. È stata la curiosità reciproca a stabilire tra loro un legame. Questi ritratti, che la fotografa poi provvede a stampare e a regalare ai loro protagonisti, sono motivati da un profondo spirito umanitario, concentrato su persone marginalizzate dalla società. In questo stesso ambito, si iscrivono le fotografie in mostra dedicate all’epocale World Pride ospitato a Roma quell’8 luglio del 2000, l’anno del Giubileo. Una folla inaudita (tra le 300.000 e le 500.000 persone) che arrivò da ogni parte del mondo, immortalata per frammenti dall’obiettivo di Azzurra Primavera, impegnata da sempre nella lotta per i diritti civili della comunità LGBT a fianco della storica amica e attivista Imma Battaglia.
Il percorso espositivo continua con la sezione “Wanted” che mette in scena gli ultimi vent’anni di quei ritratti di Azzurra Primavera che hanno fatto la storia della fotografia italiana dello spettacolo, scatti apparsi sulle più importanti copertine di magazine italiani e internazionali, su giornali e libri, tra gli altri Sandra Milo, Stefano Bollani, Valentina Cenni, Renzo Arbore, Valentina Cortese, Barbora Bobulova, Eva Grimaldi, Imma Battaglia, Alberto Matano, Concita De Gregorio, la vincitrice del premio strega poesia Vivian Lamarque, le tre ricercatrici che hanno isolato il virus del Covid (Maria Rosaria Capobianchi, Francesca Colavita e Concetta Castilletti), Sergio Castellitto, Christian De Sica, Chiara Civello, Claudio Amendola, Isabella Ferrari, Angela Luce.
La mostra presenta anche in anteprima due fotografie dell’ultimo ciclo avviato dall’artista solo a fine 2023 intitolato “L’attesa”, incentrato sul momento che precede l’ingresso degli attori di teatro in scena, quando questi sono già assorti e “in parte”. I primi due scatti esposti sono stati realizzati nel dietro le quinte del Teatro Stabile di Catania in occasione di “Anna Karenina” con la regia di Luca De Fusco e, come interpreti, Galatea Ranzi, Debora Bernardi, Francesco Biscione, Giovanna Mangiù, Giacinto Palmarini, Stefano Santospago, Paolo Serra, Mersila Sokoli e Irene Tetto.
A completare il percorso, c’è la ricostruzione della camera oscura degli esordi di Azzurra Primavera.
L’artista
Azzurra Primavera nasce a Roma e attraversa l’adolescenza con MTV e con Beautiful, sono gli anni di Madonna. Giovanissima appostata fuori l’Hotel Excelsior, scatta le sue prime fotografie ai divi di Beautiful in visita a Roma, foto che poi rivenderà in numerose copie ai compagni di scuola. I suoi scatti dei divi di Beautiful vengono notati e pubblicati dalle riviste settimanali in voga in quegli anni. Si intrufola di straforo anche agli studi Dear di Roma, complice il presentatore della domenica Pippo Baudo colpito dalla sua tenacia.
Dopo aver completato gli studi superiori al liceo classico, tenta la facoltà di scienze politiche ma, dopo un determinante “attacco di appendicite”, abbandona tutto e sceglie la sua strada: diventare una fotografa.
Muove i suoi primi passi da professionista nella seconda metà degli anni novanta frequentando il mondo del teatro romano, dove ha l’opportunità di ritrarre Giorgio Albertazzi, Anna Proclemer, Carlo Giuffrè, Gigi Proietti, Ernesto Calindri, Nino Manfredi e Piera degli Espositi e molti, molti altri.
Oggi Azzurra Primavera porta avanti il suo lavoro quotidiano di ritrattista sempre nell’ambito dello spettacolo, in particolare nel cinema e nel teatro. È il punto di riferimento di agenti, casting e produttori.
Pubblica i suoi lavori sulle principali testate nazionali e internazionali, svolgendo contestualmente la sua ricerca artistica incentrata sugli emarginati della società contemporanea e sul dietro le quinte degli spettacoli teatrali.
Insieme a Giovanni Gastel, Adriano Brusaferri, Alberto Roveri e Chiara Spat, è stata giurata per il premio Canon “Power to your Next Step Award 2013”.
Salta da un set all’altro, da un caffè all’altro, incontrando giovani e aspiranti attori, ama la Pop Art, lo street food, impazzisce per le feste e per New York!
Arimondi Circle
Situato nel cuore del popolare quartiere di Portonaccio a Roma, Arimondi Circle è una “live-arting gallery” no-profit, al quarto piano di un ex deposito di autoveicoli in via Arimondi 3, poi trasformato in abitazioni e studi di artisti che hanno spinto, nel 2012, Achille Bonito Oliva a curare una mostra pensata appositamente per questo “condominio di artisti”.
Fondata dall’avvocato-manager d’impresa Luisa Melara insieme a Barbara Santoro e Cesare Biasini Selvaggi, questa abitazione-galleria realizzata nell’ex studio del grande pittore Piero Pizzi Cannella, promuove la ricerca di autori italiani e internazionali. Tra i progetti già realizzati, The best isyet to come (2019), collettiva di artisti emergenti italiani in collaborazione con le principali gallerie d’arte romane; OUTSIDE›IN (2020), collettiva di street artist internazionali in collaborazione con Dorothy Circus Gallery Londra-Roma; il grande murales ONE CITY (2020) commissionato ad Alice Pasquini per il quartiere di Portonaccio; le personali di Filippo Riniolo dal titolo NOVERCA (2021) e di Cesare Berlingeri Piegare le stelle (2022-23).