Tutti tranne te: insieme per forza

Nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 25 Gennaio 2024, Tutti tranne te pone immediatamente in scena Sydney Sweeney – anche produttrice esecutiva dell’operazione – nei panni di Bea, la quale, alla ricerca di un bagno in un locale pubblico, si cimenta subito in una gag alle prese con il lavandino, dopo aver conosciuto il belloccio Ben.
Il Ben reso da un Glen Powell decisamente autoironico che non avrebbe affatto sfigurato neppure in un lungometraggio dei Bobby e Peter Farrelly autori di Tutti pazzi per Mary e che, qualche tempo più tardi di quel primo fantastico appuntamento con la ragazza, scopriamo aver rotto i rapporti… ritrovandosela poi al matrimonio in Australia di Halle alias Hadley Robinson, sorella omosessuale di lei.
Una circostanza piuttosto imbarazzante in cui, con le ex fiamme di entrambi in agguato, arrivano a decidere – ognuno con uno scopo diverso – di fingere di essere una coppia, tra equivoci e… soccorso marittimo all’occorrenza!
Quindi, con Dermot Mulroney e Rachel Griffiths calati nei panni dei genitori di Bea e Bryan Brown e Michelle Hurd impegnati a fare da papà e mamma a Claudia alias Alexandra Shipp, sposa di Halle, attraverso Tutti tranne te Will Gluck – nel cui curriculum registico figurano Amici di letto e i due Peter Rabbit – concretizza in una oltre ora e quaranta di visione tranquillamente annoverabile nello stuolo di tutt’altro che seriose produzioni da grande schermo d’ambientazione nuziale comprendente, tra gli altri, Il matrimonio del mio migliore amico di P.J. Hogan e Tre uomini e una pecora di Stephan Elliott.

Glen Powell e Sydney Sweeney in una scena del film

Sebbene siano in un certo senso anche Ti presento i miei e i due sequel a tornare a tratti alla memoria nell’assistere alle diverse situazioni d’imbranataggine – a cominciare da un imprevisto con fuochi d’artificio – ovviamente finalizzate a strappare risate agli spettatori.
Man mano che si trova oltretutto il tempo di rendere comica una delle sequenze storiche di Titanic di James Cameron e che si giunge ai titoli di coda di Tutti tranne te forniti della sensazione di aver appena assistito ad una piacevole commedia romantica senza troppe sorprese che offre, in fin dei conti, ciò che ci si aspetta da un titolo appartenente alla categoria… individuando il suo maggiore pregio nella capacità di non risultare mai volgare nonostante le papabili occasioni disseminate durante la narrazione.