Tra chatbot e pop up umani, il ruolo della messaggistica nel marketing

Acquisire nuovi clienti è importante, ma renderli fedeli lo è di più. Il marketing di oggi, quello che si sviluppa e opera nel contesto della rete e del web, mira soprattutto a questo, alla fidelizzazione, a rendere gli utenti parte attiva, mettendoli al centro. E come si può arrivare a questo obiettivo? Quali sono gli strumenti a disposizione di brand e aziende?

Tra le strategie e le tecniche più efficaci c’è senza dubbio quella della messaggistica, con un’ultima frontiera molto interessante: quella dei pop up umani. Si tratta di messaggi inviati da persone reali, che possono essere impiegati in vari momenti, arricchendo l’esperienza dell’utente sul portale. Tra i primi a sperimentarli sono stati i casinò online, che hanno affidato a questa soluzione sia messaggi promozionali di gruppo sia comunicazioni personalizzate che riguardano il gioco sicuro e responsabile. Una tecnica, questa, che fa leva sulla comunicazione umana e che è in grado di suscitare emozioni e sentimenti che in genere non possono essere trasmessi tramite un semplice messaggio testuale. Così facendo, infatti, si instaura un collegamento autentico con i clienti, che si sentono coinvolti, cercati e non abbandonati.

Ecco allora che il contatto umano nella messaggistica diventa fondamentale. Le ultime stime dicono che oltre il 90% delle aziende offre oggi chat dal vivo sul proprio sito web o sui dispositivi mobili, puntando molto sulle live chat e i chatbot con assistenti virtuali. Una tecnica, questa, che è in fase di sviluppo nel settore medico e sanitario e sanitario. Questo tipo di comunicazione permetterà uno scambio più rapido e immediato, con una condivisione di tipo nuovo, abolendo sia le barriere tra medici e pazienti sia quelle tra colleghi.

Tutto questo sarà implementato e rivoluzionato dalla comunicazione in realtà mista, che ha come obiettivo, nel prossimo futuro, quello di inviare una versione digitale di noi stessi alla persona con cui vogliamo parlare. Lo ha spiegato l’Amministratore Delegato di 2Mee James Riley: “Abbiamo concluso che gli esseri umani sono progettati per comunicare faccia a faccia. E un ottimo modo per farlo è inviare un essere umano come messaggio e fondere quel messaggio con il canale che il cliente sta utilizzando in quel momento”. Gli e-commerce che hanno puntato sulla promozione del proprio sito web con ologrammi hanno visto una percentuale di visite maggiore all’85% e tassi di coinvolgimento 10 superiori alla media. Stessa cosa dimostrata da un bookmaker inglese che attraverso la sua app ha inviato messaggi olografici ai suoi clienti. risultato? Tassi di coinvolgimento aumentati del 2000%. “I messaggi di testo stanno raggiungendo un tasso di coinvolgimento del 2%-4%, mentre per i messaggi ologramma il tasso è del 22%-48%”, conclude Riley.

Quello a cui stiamo assistendo, insomma, è un cambiamento epocale non solo per la tecnologia e il marketing, ma per tutta la comunicazione.