Come risparmiare sull’elettricità in casa: consigli per ridurre le bollette e l’impatto ambientale

L’elettricità è diventata una risorsa essenziale nelle nostre case ma, anche per questo, il suo utilizzo può comportare bollette salate e un impatto ambientale di non poco conto. Al giorno d’oggi, tra l’altro, quella di bilanciare consumi e inquinamento è diventata una priorità per tutti i consumatori, considerando anche i rincari a cui abbiamo dovuto far fronte negli ultimi tre anni.

Fortunatamente, il mercato delle offerte luce, similmente a quello del gas o delle offerte internet, permette ai consumatori di orientarsi presso il fornitore più conveniente senza troppe complicazioni. Per farlo basta comparare le migliori proposte online, selezionare quella di nostro interesse e avviare le pratiche per il cambio di fornitura.

Oltretutto, nel caso della corrente elettrica, tutto ciò che dobbiamo fare è comunicare il codice POD: al resto penserà il nuovo fornitore, senza interruzioni di servizio né penali da pagare. In aggiunta a una tariffa più conveniente, ci sono una serie di piccoli cambiamenti che possono contribuire a ricevere bollette più leggere. Scopriamo quali sono.

Elettrodomestici: sono efficienti? Come smaltirli?

Sicuramente la miglior mossa per risparmiare è quella di dotarsi di elettrodomestici di classe A o superiore, cioè capaci di lavorare ad alta efficienza ma con consumi ridotti. Questo, tuttavia, non è sempre possibile, specialmente per chi ha già elettrodomestici funzionanti in casa. Come fare, allora?

Sicuramente il fatto di avere già degli elettrodomestici in buone condizioni non è uno svantaggio: difatti possiamo considerare l’opzione di rivenderli sul mercato dell’usato per finanziare l’acquisto di dispositivi più performanti. Nonostante l’impegno che tale operazione può richiedere, avremo la certezza di consumare meno giorno dopo giorno.

Quelli che non possono essere venduti, possono essere sicuramente utili ad aziende o produttori che ne sfrutterebbero componenti e parti per le riparazioni. Per questo suggeriamo di verificare le possibilità in zona e di informarsi su chi effettui ritiri di elettrodomestici usati giunti a fine vita.

Illuminazione a LED

La sostituzione delle vecchie lampadine con lampadine a LED è la mossa più semplice e, al tempo stesso impattante, sui consumi elettrici domestici. Il loro costo sul mercato, oramai, è diventato più che accessibile rispetto agli arbori e i vantaggi offerti da questa tecnologia sono molteplici.

Le lampadine a LED, infatti, consumano molta meno energia rispetto alle lampadine tradizionali e hanno una durata maggiore nel tempo. In questo modo avrete lampadine sempre funzionanti e produrrete quantità minori di rifiuti non differenziabili: due vantaggi in uno.

Le lampadine LED sono note per essere efficienti anche dopo tante ore di utilizzo e per offrire massima luminescenza immediata, senza il bisogno di riscaldamento. Questo è un vantaggio enorme perché possono essere utilizzate all’esterno o vicino materiali sensibili al calore senza rischiare incendi, malfunzionamenti e corto-circuiti.

Buoni infissi e isolamento

Un altro aspetto su cui ragionare è quello che riguarda l’investimento in buoni infissi, una caratteristica che aiuta a mantenere una temperatura confortevole all’interno della casa.

Vecchie porte o finestre, infatti, possono causare enormi dispersioni di calore durante l’inverno, oltre che causare infiltrazioni di calore durante l’estate: questo aumenta la necessità di ricorrere agli impianti di condizionamento dell’aria e, quindi, comporta incrementi sui costi in bolletta.

Una casa ben isolata, infatti, richiede meno energia per il mantenimento della temperatura ottimale e per prevenire condizioni ambientali non sane. Se avete un’abitazione molto vecchia e notate che fate fatica a mantenere le temperature, è il caso di investire in soluzioni di riqualificazione, sfruttando magari gli incentivi del Governo.