Home Magazine Entertainment “Povere creature!”, una favola esistenzialista senza precedenti

“Povere creature!”, una favola esistenzialista senza precedenti

Emma Stone

Povere creature! (Poor things) è il nuovo film diretto da Yorgos Lanthimos con protagonisti Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Ramy Youseff e Jerold Carmichael.
Il film è stato presentato all’80 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e ha vinto il Leone d’Oro come miglior film, inoltre la protagonista Emma Stone ha vinto per la sua interpretazione in Bella Baxter il Golden Globe come miglior attrice in un film o commedia musicale.
Poster del film "Povere Creature!"Il lungometraggio è tratto dal romanzo omonimo del 1992 scritto dall’autore Alasdair Gray, si tratta quindi di una sceneggiatura non originale che dal libro prende tantissimo e cerca di riprodurre esattamente il mondo descritto da Gray. Il romanzo come il film è ambientato in epoca vittoriana e toccherà vari punti dell’Europa e del mondo.
Povere creature! è una favola esistenzialista dove al centro di tutto è presente il personaggio di Bella Baxter interpretata dalla talentuosissima Emma Stone, che dona al film una forza strabiliante ed unica nel suo genere. Bella è una giovane donna che nella sua vita è morta suicida, ma il suo cadavere viene ritrovato dal medico scienziato Godwin Baxter interpretato da Dafoe che grazie ai suoi studi riesce a farla tornare in vita.
Bella così rinasce in una nuova vita senza avere nessun ricordo di sé e della sua vita passata: è ora una nuova donna con istinti infantili che deve crescere e capire di nuovo come si sta al mondo come se fosse una vera e propria bambina piccola. Da lì a poco Bella lascerà il nido paterno e la sua comfort zone per esplorare il mondo, entrare in società e conoscere nuova gente fresca e stimolante.
Le avventure per la protagonista saranno davvero molte e lei stessa spinta sempre da una forte curiosità finirà in situazioni davvero particolari e a tratti strane. Da Lisbona si passerà ad una vacanza in crociera fino ad arrivare alla grande città di Parigi dell’800 in pieno fermento storico e artistico.
Dapprima promessa sposa a Max McCandless dottore e amico del dottor Godwin, Bella lo lascia temporaneamente per unirsi in una relazione stramba e inizialmente divertente con il Signor Duncan Wedderbrun interpretato in modo davvero eccellente da Mark Ruffalo.
Duncan come tutti gli uomini che Bella incontrerà nella sua nuova vita si dimostra come un vero oppressore che leva pian piano alla protagonista energia e felicità. Duncan vuole rinchiudere Bella in una prigione metaforica per tenerla costantemente a bada come farebbe un padrone col suo animale domestico.

Emma Stone and Mark Ruffalo in una scena del film

La ragazza però ha un temperamento molto forte: l’indipendenza, la curiosità, la voglia di esplorare il mondo e di farcela con le proprie forza senza dipendere da nessuno sono solo alcune delle caratteristiche di Bella che fuggirà ad ogni tentativo di trappola.
In questo film la figura maschile viene rappresentata in modo abbastanza negativo, si salvano solo e solo per alcuni aspetti il Dottor Godwin e il suo aiutante Max. I due personaggi sono molto affezionati a Bella e anche se cercano di cambiarla e di tenerla con loro, lo fanno solo a fin di bene.

Willem Dafoe
Willem Dafoe in “Povere Creature!”

Molto interessante l’ultima parte del lungometraggio che finalmente spiega allo spettatore chi era Bella Baxter nella sua vita da umana e soprattutto il motivo del suo suicidio in giovane età.
Povere creature! è un film che tocca davvero tante tematiche e lo fa in modo diretto e surreale attingendo prima di tutto all’illustre romanzo di Mary Shelley del 1816 intitolato “Frankenstein”.
L’opera di Lanthimos racconta di amore, affetti, indipendenza, autoerotismo, di come una giovane fanciulla del 1800 viveva la sessualità con sé stessa e con gli altri, dell’emancipazione femminile e del ruolo del corpo di una donna che viene giudicato libero e autonomo.
Il film mostra molte scene di sesso dove Bella scopre sé stessa e la propria sessualità e per questo forse il suo target non è indicato a tutti, ma bensì ad una fascia adulta di spettatori che si approcciano ad una visione intima senza pregiudizi di nessun tipo.
La forza della pellicola infatti è proprio quella di lasciarsi guidare dalla visione onirica e quanto mai potente del regista Lanthimos che crea un’atmosfera favolistica e sognante che tocca però temi oscuri e tetri.
Al finale finalmente si capisce il grande insegnamento del film: Bella non può essere imprigionata da nessuno e la sua bellezza e la sua libertà devono brillare alte ed essere un faro per una nuova società improntata all’emancipazione e all’indipendenza femminile.
A livello stilistico e filmico la prima cosa che si nota è sicuramente la cura data al reparto vestiti e trucco e parrucco che con grande maestria e bravura riescono a dare forma ad una vera lady vittoriana ma con delle punte di attualità e modernità. In secondo luogo la fotografia e la scenografia la fanno da padrone e costruiscono un set dove sembra che un pittore impressionista abbia lasciato la sua impronta nelle scene idilliche e piene di speranza, mentre in quelle più buie e dove prevale il bianco e nero è come se si notasse un ritorno ai film espressionisti e ai primi film horror della storia del cinema, ricordando primi tra tutti Il gabinetto del dottor Caligari del 1920 di Wiene o Nosferatu, il Vampiro del 1922 di Murnau.
In conclusione la recitazione attoriale di Emma Stone è davvero sorprendente, grazie alla sua immensa bravura, la sua Bella riesce a far ridere, sorridere, piangere e commuovere allo stesso tempo lo spettatore in sala.
Questo e molto altro è Povere creature!, dal 25 gennaio in sala, distribuito da Walt Disney Studios Motion Picture.