Riscoperto in dvd Psycosissimo, con Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello

Dall’immenso calderone della Commedia all’italiana Mustang Entertainment recupera su supporto dvd Psycosissimo, diretto nel 1961 dal mitico Steno (all’anagrafe Stefano Vanzina).
Una oltre ora e mezza di visione in bianco e nero che, sebbene possa far immaginare dal titolo si tratti di una parodia del capolavoro del thriller Psycho, distribuito nelle sale cinematografiche soltanto un anno prima, sembra guardare maggiormente, in realtà, a I diabolici di Henri-Georges Clouzot.
Anche se, con un’apertura che strizza in maniera più o meno evidente l’occhio a La finestra sul cortile, non manca qualche fugace sguardo ad Alfred Hitchcock nel prendere di mira i cliché del genere a base di tensione e mistero tirando in ballo i grandissimi Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi nei panni di due attori che, specializzati in scene poliziesche, si ritrovano coinvolti in un complicato intrigo.
Scambiati per veri assassini, infatti, vengono ingaggiati da un uomo dal volto di Francesco Mulè che, afflitto a causa del tradimento dell’infedele moglie, ovvero Edy Vessel, propone loro di sbarazzarsene dietro un grosso compenso.
Da qui, con i due che accettano, fingendo, solo per avere il denaro, prende il via una ritmata sequela di equivoci destinata ad incanalarsi in direzioni inaspettate dal momento in cui anche la donna, aiutata da un’amante, si rivela intenzionata ad eliminare il marito.
E allora, tra cadaveri, false impiccagioni, forze dell’ordine e malviventi, la coppia comica all’epoca popolare in particolar modo nell’ambito del piccolo schermo si cimenta in una tipologia di prodotto in fotogrammi che, con ogni probabilità, avrebbe funzionato anche utilizzando come protagonisti Franco Franchi e Ciccio Ingrassia.
Fino alla sequenza ambientata all’interno di uno stabilimento in cui si confezionano salumi, al servizio di una farsa in salsa giallo-poliziesca che, infarcita di black humour e tutt’altro che priva di colpi di scena, vanta oltretutto un buon cast spaziante da Monique Just a Franca Marzi, passando per Spiros Focas e Toni Ucci.
Con la modugnana Notte di luna calante eseguita da Peppino Di Capri a fare da colonna sonora e un epilogo decisamente surreale.