Saw X: la vendetta di John Kramer

Se nel 2021 Spiral – L’eredità di Saw aveva riportato dietro alla macchina da presa il Darren Lynn Bousman che si era occupato del secondo, terzo e quarto capitolo del franchise horror thriller Saw, iniziato nel 2004 da James Wan, Saw X – nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 25 Ottobre 2023 – vede al timone di regia il Kevin Greutert già alla direzione del sesto e settimo.
Ma, sebbene il citato precedente episodio si propose in qualità di reboot della saga al cui centro abbiamo il sadico enigmista John Kramer, meglio conosciuto come Jigsaw, questo decimo si colloca temporalmente poche settimane dopo gli eventi narrati nel capostipite, con Tobin Bell di nuovo nei panni del serial killer, alla ricerca sempre più disperata di una cura per il cancro che lo sta divorando.
Ricerca che lo porta ad andare fino in Messico per sottoporsi in un posto segreto ad una cura sperimentale e, a quanto pare, miracolosa che, però, scopre presto essere una grossa truffa atta a lucrare sui vulnerabili, disposti a sborsare qualsiasi cifra pur di debellare il brutto male che li affligge.
Una scoperta che, dunque, affiancato dalla Amanda Young alias Shawnee Smith che nel corso della serie abbiamo imparato a conoscere come sua aiutante, lo spinge ad attuare la propria violenta vendetta nei confronti dei responsabili di tale fraudolenta operazione guidata dalla Cecilia Pedersen interpretata da Synnøve Macody Lund.
Quindi, con un paio di bulbi oculari cavati posti già nei primissimi minuti di visione, a differenza dei tasselli che lo hanno preceduto questo Saw X non lascia nell’ombra il boogeyman amante degli ingegnosi strumenti di tortura, bensì lo rende protagonista assoluto dell’insieme ricorrendo alla struttura tipica dei revenge movie.
E, chiaramente, in mezzo a gambe da segare, ossa rotte e perfino materia cerebrale in bella vista, come da tradizione sawiana le occasioni per mettere a dura prova i nervi e lo stomaco dello spettatore non mancano; ma, rispetto ad altri contemporanei splatter da schermo quali, per esempio, il tanto chiacchierato Terrifier 2 di Damien Leone, le pur eccessive dosi di violenza portate in scena non risultano mai veramente gratuite e compiaciute, in modo da lasciar emergere la consueta morale alla base di quella che ha ora raggiunto lo status di decalogia.
Fino ad un’ultima sequenza posta durante i titoli di coda di quasi due coinvolgenti ore in fotogrammi che, senza tregua e ricche di colpi di scena grazie anche alla buona sceneggiatura a firma di Pete Goldfinger e Josh Stolberg, fanno di Saw X uno dei migliori appuntamenti con il torturatore appassionato di raccapriccianti giochi enigmistici.

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