MIA, alla scoperta della virtual production con EDI e STS

Il futuro del cinema non può prescindere dalla virtual production, realtà capace di coniugare l’esigenza di un alto production-value, fondamentale per il successo di un progetto, con le necessità di ottimizzazione dei costi e pianificazione affidabile.
Per conoscerne i segreti e sperimentarne le potenzialità, le società EDI Effetti Digitali Italiani e STS Communication hanno allestito una sala tech nella Stanza dei Marmi a Palazzo Barberini a Roma in occasione del MIA Mercato Internazionale Audiovisivo, che si terrà dal 9 al 13 ottobre.
«La possibilità di portare in teatro di posa infiniti mondi reali o fantastici, unita al totale controllo sulla luce, permettono al regista di esprimere pienamente la propria visione senza scendere a compromessi» ha spiegato Francesco Grisi, CEO di EDI Effetti Digitali Italiani.
«Un ledwall di 8 metri per 4 con specifiche cinematografiche per rendere reale il risultato finale che a differenza del green screen può essere apprezzata all’istante dal regista, dal DOP, mentre l’attore è nella scena, mostrando come il mondo virtuale e quello reale interagiscono e si compensano tra loro», ha illustrato Alberto Azzola, Managing Director di STS Communication.

Gli eventi nel Tech Pavilion
Nel palinsesto del Tech Pavilion “MIA XR” ci saranno panel, masterclass, e la presentazione del progetto VIP Virtually Impossible Productions in occasione della conferenza stampa di apertura del MIA che si terrà il 9 ottobre alle ore 12:30, durante la quale interverrà anche Francesco Rutelli, Presidente ANICA.
«Lo sviluppo di nuove tecnologie come la Virtual Production dimostra che la nostra filiera industriale del Cinema, dell’Audiovisivo e del Digitale è in grado di competere a livello internazionale e di creare un positivo impatto economico ed occupazionale, a partire dalla nascita di nuove figure professionali qualificate. Un passo avanti utile anche a rafforzare il racconto del nostro Paese e quindi il ‘Soft Power’ dell’Italia, già fortemente imperniato sulla cultura e sulle industrie creative», così Francesco Rutelli, presidente ANICA.
Appuntamento mercoledì 11 ottobre alle ore 14.30 con Jake Morrison, candidato ai BAFTA e VFX Supervisor per molte produzioni del Marvel Cinematic Universe (Iron Man 2, Thor, The Avengers, Thor: Ragnarok), per una masterclass condotta da Francesco Grisi sul futuro dei VFX ad alto budget, a cavallo tra intelligenza artificiale e fedeltà alla vita reale.

Premio EDI | MIA VISIONARY AWARD
Inoltre, per valorizzare un progetto in sviluppo di film o serie, tra quelli presentati al Co-Production Market 2023 del MIA nelle sezioni Drama e Film, in cui potenzialmente l’uso degli effetti visivi si delinei come strumento creativo fondamentale di espressione e narrazione, verrà assegnato il PREMIO EDI | MIA VISIONARY AWARD “Alessandro D’Alatri”, intitolato al compianto regista che tra i primi ha creduto in EDI Effetti Digitali Italiani e nel progetto dell’azienda con grande visione.
Il riconoscimento del valore di 10.000 euro in servizi di post-produzione, consiste nello studio di fattibilità della componente VFX del film o di un episodio di serie (VFX Breakdown e VFX Budgeting). EDI fornirà la sua consulenza per individuare le migliori soluzioni visive e tecnologiche in relazione alle esigenze artistiche ed economiche del progetto e sulla base del preventivo fornito realizzerà VFX per un valore di 10.000 euro.
La giuria che assegna il Premio è composta dal comitato di selezione incaricato dal MIA e da un comitato EDI Effetti Digitali Italiani, composto da Carolina e Federica D’Alatri, Francesco Grisi e Giorgia Priolo, rispettivamente CEO e Produttrice di EDI, e Marina Pierri, consulente di EDI per lo Sviluppo di Serie e Direttrice Artistica di FeST.
«È un onore far parte di questo comitato di professionisti. Ci teniamo molto e ci impegneremo al massimo per riuscire a valutare i progetti come avrebbe fatto Alessandro/papà. Il suo stimolo era caratterizzato dal cercare nuovi linguaggi e scoprire nuovi percorsi, creandone dei suoi. Ne è stato testimonianza il suo percorso professionale, caratterizzato dal sapersi mettere in gioco, senza ripetersi e mantenendo uno sguardo attento e visionario rispetto a ciò che lo circondava. Proprio per questo, vedere il suo nome legato ad un premio “visionario”, che spinge ad osare e superare il muro di un limite. ci riempie il cuore di gioia», così Carolina e Federica D’Alatri.