Elemental, Fire and Ice in stile Pixar

Elemental diretto dal regista di origini coreane Peter Sohn, rappresenta l’ennesimo tassello della Pixar, all’interno dell’universo Disney, dove questa volte si sceglie di rappresentare una storia alla Giulietta e Romeo con gli elementi di base ovvero acqua e fuoco, aria e terra.
La storia della giovane Ember che cresce all’interno di Elemental City, dove i suoi genitori tanto tempo fa si sono rifugiati, rappresenta quella di tanti emigrati, dove la famiglia con immensi sacrifici ha cercato di dare un futuro migliore ai suoi discendenti. La giovane Ember (con la voce italiana di Valentina Romani), incontra in città il giovane Wade (doppiato da Stefano De Martino), ma lei è fatta di Fuoco e lui di Acqua. Sono due elementi totalmente incompatibili. Quasi inutile sottolineare la maestria tecnica della realizzazione da parte della Pixar, che riesce proprio con la perfezione di questi elementi, parola appropriata, a far dimenticare allo spettatore cosa sta vedendo, ovvero una sofisticata animazione, e portarlo subito al cuore dei personaggi e alla loro storia. Elemental è l’ennesimo specchio della società americana, ma ormai possiamo dire mondiale, la storia che il regista ha voluto raccontare è la sua, quella di un emigrato che oltremodo ha sposato una non coreana (nonostante le richieste della famiglia) negli Stati Uniti.
Una storia eterna quella dell’amore contrastato che trova una sua perfetta variante nell’animazione della Pixar. Curioso notare che nelle voci italiane quelle affidate ai genitori di Ember, siano di Hal Yamanouchi per il padre e l’attrice turca Serra Yilmaz nel ruolo della mamma Cinder. L’attrice molto nota anche nel nostro paese per i suoi ruoli con il regista Ferzan Ozpetek, ha una somiglianza incredibile con il suo personaggio di fuoco, tanto da far commentare al regista, intervenuto alla presentazione a Roma della pellicola, di aver già un’attrice per un possibile live action.
Ritornando alla storia delle fiamme che parlano con una loro particolare lingua, che rischiano di incendiare i luoghi e al tempo stesso di essere spente se affogate sotto l’acqua, rappresentano una metafora perfetta dello straniero che fa paura in tutto il mondo. Straniero come la famiglia di Ember cerca invece solo una nuova occasione per lavorare e poter dare alla sua famiglia un futuro. Futuro spesso che finisce con il fondersi con persone di cultura diversa. Un messaggio a dir poco universale e necessario di questi tempi, che lascia decisamente aperta la fiamma della speranza e dell’amore, e stiamo semplicemente parlando di un bel film di animazione realizzato con computer grafica e tanto lavoro dei suoi animatori, degli Elementi che ci lasciano tanto da pensare, e consigliare l’ennesimo piccolo capolavoro della Pixar.

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