Nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 15 Giugno 2023, come il titolo lascia intuire The Flash è il lungometraggio interamente incentrato sul supereroe DC Comics che, capace di muoversi a velocità straordinaria sfidando le leggi della fisica, venne creato nel 1940 da Gardner Fox e Harry Lampert.
Supereroe la cui genesi, soltanto frettolosamente accennata in Justice League di Zack Snyder, è stata portata in tv prima nel telefilm del 1990 che vide protagonista John Wesley Shipp, poi nelle diverse stagioni della serie che, a partire dal 2014, ha posto al proprio centro Grant Gustin.
E, proprio come nel film di Snyder, è Ezra Miller ad indossare in questo cinecomic firmato dall’Andy Muschietti autore del dittico kinghiano It la scintillante tuta rossa del giovane velocista Barry Allen; che, senza perdere tempo, troviamo immediatamente impegnato a salvare dei neonati da quella che sembrerebbe essere una colossale distruzione.
Infatti, con Ben Affleck e Gal Gadot tirati brevemente in ballo nei costumi di Batman e Wonder Woman, non ci troviamo dinanzi alla classica trasposizione da fumetto mirata a raccontare la vita dell’individuo dai superpoteri in questione, bensì ad un’avventura tutta nuova che prende in un certo senso le mosse dall’albo del 1961 Flash dei Due Mondi.
Perché, intento a salvare la madre dalla morte e a scagionare il padre accusato proprio per questo, Allen sfrutta le sue doti al fine di tornare indietro negli anni e mutare il corso degli eventi successivi; senza immaginare, però, di alterare il futuro e di rimanere intrappolato in una realtà pericolosamente minacciata dal malvagio Generale Zod, nei cui panni, dopo L’uomo d’acciaio e Batman v Superman: Dawn of justice, fa ritorno Michael Shannon.
Anche se a non essere particolarmente chiaro è proprio il discorso relativo all’alterazione temporale nella sceneggiatura di Christina Hodson e Joby Harold, nient’altro che un pretesto per poter inscenare oltre due ore e venti di facile intrattenimento a base di spettacolarità ad altissimo budget ed effetto nostalgia dovuto a vecchi paladini della pace recuperati.
Del resto, se da un lato, con tanto di citazionismo musicale indirizzato al mitico tema che Danny Elfman compose per il Batman di Tim Burton, ritroviamo Michael Keaton nel ruolo di un Uomo Pipistrello ormai in pensione e destinato a tornare in campo, dall’altro abbiamo Sasha Calle impegnata ad incarnare una Supergirl non più bionda dai lunghi capelli lisci.
Per non parlare del cameo a sorpresa conclusivo tutto da ridere, come pure gli esilaranti discorsi riguardanti Ritorno al futuro; in modo che, in mezzo ai frenetici scontri – con consueta effettistica digitale e abbondanza di ralenti inclusi – che rischiano di rendere eccessivamente fracassone l’insieme, The Flash individui nell’ironia uno dei propri maggiori punti di forza.
Mentre, con il movimento a farla da padrone, il tono generale, lontano dall’ottimismo tipico di questi prodotti concepiti in particolar modo per lo spensierato pubblico dei giovani, contribuisce non poco a farlo risultare uno dei tasselli più felici dell’universo DC in fotogrammi; nonché, probabilmente, la maggiormente riuscita prova registica di Muschietti… sebbene non si gridi al capolavoro e, oltretutto, la sequenza post-credits appaia piuttosto irrilevante.
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