MEDIATIME NETWORK Notizie dai giornali
Cos’è che unisce i popoli più dello sport? Forse il cinema. Quando il connubio tra le due realtà si rivela perfettamente funzionante, ecco che allora le opere del grande schermo sono destinate ad essere ricordate a lungo. Tifo e cinefilia sono accomunati dalla passione: ogni giorno c’è chi si informa sui portali relativi al calcio, al tennis o al basket o naviga su qualche sito dedicato alle scommesse sportive o ai pronostici, così come c’è chi noleggia volentieri un film o cerca nelle moderne piattaforme di streaming on demand qualche succosa anteprima. Sicuramente, uno dei titoli cinematografici più famosi che hanno a che fare con lo sport è “Rocky”, del 1976: l’interpretazione di Sylvester Stallone nei panni del talentuoso pugile italoamericano è scolpita nella mente di tutti coloro che hanno potuto vedere almeno una volta questo lungometraggio capace di vincere l’Oscar per il miglior film, la miglior regia ed il miglior montaggio. Iconica la scena in cui Rocky grida il nome della sua Adriana al termine del primo capitolo della saga.
Anche in “Fuga per la vittoria” del 1981 c’è il buon vecchio “Sly”. In questo caso, però, lo scenario è quello della seconda guerra mondiale. Prigionieri e militari si ritrovano nel bel mezzo di una partita di calcio, che i detenuti provano a sfruttare per fuggire dal campo di concentramento. Il film viene ricordato anche per l’apparizione del compianto Pelé, già all’epoca star assoluta del calcio mondiale. Anche “Sognando Beckham” del 2002 ha a che fare con il calcio. Sebbene l’ex campione inglese non abbia un ruolo vero e proprio nel film, la sua figura serve da ispirazione per un giovane calciatrice di origini indiane, che fatica a convincere la famiglia a lasciarla inseguire la sua passione per il pallone.
Se si parla di calcio, però, non si può non citare “Diego Maradona” del 2019, un docufilm che narra le vicende di un giovane sudamericano nato senza fortuna, ma che riesce a trovare i mezzi giusti per dimostrare al mondo intero il suo indiscusso talento. Tornando ai titoli ispirati alla boxe, invece, è sicuramente meritevole di menzione “Million Dollar Baby” del 2004, con Clint Eastwood e Morgan Freeman. Il primo ha vestito per l’occasione i panni di Frankie Dunn, gestore di una palestra poco quotata e che ritrova l’amore per lo sport quando decide di diventare il mentore di Maggie, una ragazza dal notevole talento sul ring.
In “Le Mans ’66 – La grande sfida” del 2019 si racconta invece la storica rivalità tra Ferrari e Ford nell’automobilismo. Un ex pilota viene incaricato di fermare lo strapotere del “cavallino rampante” nella Formula 1 e allo scopo si fa aiutare da Ken Miles, arrivando a compiere una vera e propria impresa sportiva. Gli appassionati di motori avranno apprezzato anche “Veloce come il vento” del 2016, in cui la giovane Giulia incontra diversi problemi familiare nel tentativo di coronare il suo sogno da pilota, ritrovandosi da sola.
Un altro film memorabile e piuttosto recente è “Una famiglia al tappeto” del 2019, che parla di un intero nucleo familiare appassionato di wrestling, tanto che le liti domestiche vengono risolte proprio… combattendo! I due protagonisti arrivano a competere persino nella WWE. “La battaglia dei sessi” del 2017” è incentrato invece sulla rivalsa femminile nel tennis degli anni ’70. Infine, ecco “Invictus” del 2009, in cui il Sudafrica trova nel rugby la chiave per riavvicinare i bianchi afrikaaner alla popolazione di colore.