Alessandro Siani

Tramite amicizia: chi ha incastrato Max Tortora?

Per la sesta volta impegnato sia dietro che davanti alla macchina da presa, il napoletano Alessandro Siani in Tramite amicizia – nelle sale cinematografiche dal 14 Febbraio 2023 – è il proprietario dell’agenzia suggerita dal titolo.
Un’agenzia mirata ad offrire amici a noleggio a coloro che hanno bisogno di conforto, di compagnia o, semplicemente, di un consiglio per fare shopping.
Un finto amico, dunque, che si trova a dover andare in soccorso ai propri familiari, dipendenti di una fabbrica di dolciumi il cui proprietario, sentendosi estremamente solo, decide di vendere l’attività in un momento di profondo sconforto.
Proprietario cui concede anima e corpo un ottimo Max Tortora calato in un ruolo probabilmente pensato per Christian De Sica, che con l’attore-regista del film aveva già lavorato ne Il principe abusivo e Chi ha incastrato Babbo Natale?.
Del resto, quando sfoggia in maniera esilarante un mix di elegante parlata francese e sguaiati scivoloni in romanesco non può fare a meno di richiamare alla memoria la comicità tipica del figlio del grande Vittorio; man mano che il protagonista, affiancato dalla cugina Maria Di Biase e dalla speciale amica Matilde Gioli, escogita di tutto al fine di diventare il suo amico ideale e impedire che l’impresa chiuda rendendo disoccupati i tantissimi dipendenti.
Un pretesto per far sì che lo script – a firma di Siani Stesso affiancato da Gianluca Ansanelli – si costruisca su una sequela di situazioni mirate, ovviamente, a strappare risate; da quelle basate sul sempreverde scontro sociale (si pensi all’equivoco durante l’asta o al torneo di scacchi) ad altre poggianti sugli imprevisti (abbiamo una corsa in automobile senza freni e un’inaspettata reazione allergica).
Un modo di fare che, comprendente anche qualche gag scontata (i piccoli incidenti con monopattino), conferisce all’operazione un look quasi schizofrenico, rischiando di non farle assumere una vera e propria identità; fino all’escursione in casa di una famiglia sessualmente un po’ troppo aperta e ad una rapina che vede coinvolto nelle vesti di commissario il

Max Tortora in una scena del film

Germano Lanzoni noto per il suo personaggio del Milanese imbruttito.
Nome che, insieme al veterano Pippo Santonastaso, a Cecilia Dazzi e a Claudio Colica, arricchisce ulteriormente il ricco cast di una prova registica sianiana capace comunque di divertire a sufficienza e non rientrante affatto tra le meno riuscite.
Una prova destinata a ribadire che la vera amicizia non ha secondi fini e non termina mai… mentre Per un amico in più di Riccardo Cocciante fa da colonna sonora nell’accompagnare verso un epilogo sfoderante anche la tutt’altro che fastidiosa carta della poesia.

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