Home Magazine Entertainment “The plane”: io vi difenderò

“The plane”: io vi difenderò

Gerard Butler

Vedovo da tre anni e padre di una figlia, il comandante Brodie Torrance interpretato da Gerard Butler è il protagonista di The plane, nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 25 Gennaio 2023.
Comandante con cui facciamo immediatamente conoscenza, impegnato a pilotare l’aereo su cui, oltre ai comuni passeggeri, è trasportato dall’FBI il Louis Gaspare dal volto di Mike Colter, accusato di omicidio.
Uomo con il quale, una volta superato il breve tempo necessario alla presentazione dei diversi personaggi, Torrance si trova costretto ad unire le proprie forze dopo che una forte perturbazione lo ha spinto ad un atterraggio d’emergenza.
Perché l’incubo, in realtà, è appena iniziato per i passeggeri portati in salvo da Torrance, essendo approdati su un’isola devastata dalla guerra dove finiscono ostaggi di pericolosi ribelli.
Ma è bene precisare che, sebbene Butler – qui anche produttore e come sempre pronto a menare le mani – sia il nome di punta dell’operazione, non ci troviamo dalle parti dell’action movie volto al movimento sfrenato a suon di alta spettacolarità alla maniera del franchise Attacco al potere, in quanto dietro la macchina da presa abbiamo il Jean-François Richet autore, tra l’altro, del dittico Nemico pubblico n. 1 con Vincent Cassel.
Il Jean-François Richet che, dunque, pur confezionando a dovere i momenti maggiormente volti all’intrattenimento d’azione, tende a non ricorrere ad esagerazioni e a mantenere un taglio realistico; come testimonia soprattutto il primo violento scontro corpo a corpo girato in piano sequenza.

Gerard Butler e Mike Colter in una scena del film

Quindi, la oltre ora e quaranta di visione che costituisce The plane si evolve lentamente prima che si entri nel vivo del confronto coi cattivi di turno e, senza dimenticare qualche schizzo di liquido rosso occasionalmente sparso, approda ad un’ultima parte del tutto dedicata ai conflitti a fuoco.
Con il risultato di un guardabile ma non eccelso esercizio di stile che, anche se incapace di offrire qualcosa di particolarmente nuovo, può conquistare, magari, i seguaci di una certa Settima arte bellica risalente al periodo a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta.

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