Una notte violenta e silenziosa: Babbo e i bastardi

Prima che ci si sposti a Greenwich, nel Connecticut, è in Inghilterra che prende avvio Una notte violenta e silenziosa, nelle sale cinematografiche italiane dal 1° Dicembre 2022.
L’Inghilterra in cui troviamo immediatamente il David Harbour dell’Hellboy 2019 calato nel rosso costume di Babbo Natale, pronto ad avventurarsi nella sua nottata di lavoro di dona-doni ma che scopriamo essere alcolizzato e facilmente propenso ad urinare e vomitare quando è in volo a bordo della sua slitta trainata dalle renne.
Un Babbo Natale a suo modo discendente di quello proposto da Billy Bob Thornton in Babbo bastardo e sequel, ma che risulta fortunatamente più simpatico; soprattutto dal momento in cui lo vediamo costretto ad entrare in azione per fronteggiare una squadra di mercenari presa a rovinare la sera del 24 Dicembre ad una ricca famiglia impegnata nei festeggiamenti all’interno della propria tenuta.
Squadra di mercenari che, interessata ad una ingente somma di denaro nascosta nell’abitazione, lascia subito intuire che il regista Tommy Wirkola – autore del dittico nazi-zombesco Dead snow e di Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe – intenda attraverso Una notte violenta e silenziosa fornire la propria versione di Die hard 2 – 58 minuti per morire; tanto più che, se da un lato a capo dei criminali abbiamo lo stesso John Leguizamo che fu proprio nel cast dell’action movie firmato nel 1990 da Renny Harlin, dall’altro durante la circa ora e quaranta di visione si cita anche un blu-ray del capostipite della serie interpretata da Bruce Willis.
E, chiaramente, già a partire dal folle plot non è davvero l’ironia a risultare assente, complice tra l’altro l’aiuto che la piccola Trudy alias Leah Brady, in contatto con il protagonista mentre si trova in ostaggio insieme alla famiglia, fornisce realizzando dolorose trappole a base di chiodi, pesi assortiti e colla nell’emulare il Macaulay Culkin di Mamma, ho perso l’aereo.
Una parentesi che contribuisce in maniera fondamentale ad aumentare il clima generale di assurdo divertimento fornito da Una notte violenta e silenziosa, non privo di splatter nel far attuare infilzamenti vari e perfino la tritatura di un corpo al bizzarro Santa Claus in questione, impegnato a spaccare crani tramite martellone e ad utilizzare come arma anche un pattino da ghiaccio.
All’insegna di uno spettacolo in fotogrammi che, con uno dei suoi migliori momenti individuabile nel massacro di cattivi sulle note della Christmas time di Bryan Adams, si guadagna istantaneamente, senza alcun dubbio, lo status di cult sotto l’albero… anche se la parte centrale del dialogo tra la bambina e Harbour avrebbe necessitato di essere più breve per giovare in maniera ulteriore al ritmo generale.

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