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Arabba, Dolomiti: divertimento e adrenalina nel tempio dello sci

Arabba è una certezza. È il tempio dello sci, “IL” luogo dove tutti vorrebbero essere appena le cime imbiancano e la neve offre magnifiche discese tutte da vivere con l’adrenalina a mille. Oltre 62 km di piste perfettamente battute (ma ben 480 km se consideriamo i collegamenti sci ai piedi con le valli vicine!), cielo azzurro, aria pulita e impianti di risalita veloci e funzionali alimentati ad energia rinnovabile che consentono di raggiungere alcune tra le location più belle e panoramiche di tutta l’area sciistica e, non da ultimo, un mondo di esperienze sulla neve davvero invidiabile.
Questa è Arabba, il punto di riferimento dello scenografico comprensorio sciistico di Arabba – Marmolada, che fa parte del celebre carosello Dolomiti SuperSki (1.200 km di piste!).
Qui si scia per davvero e per tutta la stagione, dall’apertura alla chiusura impianti (quest’anno prevista per l’11 aprile 2023!). Un Eden per sciatori e snowboarder, di certo il meglio che si possa chiedere, ma anche un autentico posto in prima fila per godersi lo spettacolo unico del massiccio del Sella e del ghiacciaio della Marmolada.
“The place to ski”, senza compromessi: poche strade e chilometri e chilometri di piste lunghe e tecniche (le piste nere da non perdere sono sicuramente la Fodoma, la Sourasass e la Burz, le prime 2 interamente esposte a nord con tratti che superano il 70% di pendenza, ma non mancano ovviamente le piste rosse e blu altrettanto divertenti ed estremamente godibili dal punto di vista panoramico), 28 impianti di risalita e dislivelli oltre gli 800 metri (dai 1.602 metri di Arabba fino ai 2.538 di Forcella Europa, passando per i 2.478 di Porta Vescovo, punti raggiungibili sia tramite la telecabina Europa, la cui stazione intermedia è il punto di transito per la Marmolada, sia con il modernissimo Funifor), e uno scenario di rara bellezza che comprende due tra i più famosi e spettacolari itinerari sugli sci di tutte le Alpi: lo skitour della Grande Guerra, che ripercorre il fronte dolomitico lungo il quale si scontrarono tra il 1915 e il 1917 i Kaiserjäger austriaci e tedeschi da una parte e gli Alpini italiani dall’altra e si snoda tra le più belle cime dell’arco alpino (Marmolada, Pelmo, Civetta, 5 Torri, Tofane, Lagazuoi, Cime di Fanes, Conturines, Sassongher, Sella), e la Sellaronda, il famoso “giro dei quattro passi”, 40 km con gli sci ai piedi, un vero must per gli amanti dello ski-in ski-out – un’esperienza accessibile anche agli sciatori meno esperti che con la telecabina a 8 posti Portados, che non arriva in cima a Porta Vescovo, possono percorrere il mitico giro senza affrontare il muro in vetta. Per chi invece non teme le sfide, un paio di giri in più sulla Fodoma o una scappatina in Marmolada sono d’obbligo, così da aggiungere un pizzico di emozione e adrenalina in più alla propria giornata.

Non solo sci alpino. 100% fun experience
Le magnifiche distese del circo bianco del comprensorio Arabba-Marmolada possono essere godute a 360° anche da chi non scia ma vive la neve in mille altri modi. Gli appassionati dello sci di fondo, per esempio, possono godere dei 3 anelli a loro interamente dedicati: un tracciato di 7,5 chilometri che si estende nella conca di Malga Ciapela ed è adatto agli sciatori esperti come ai principianti. Un percorso davvero suggestivo in un panorama incantato, ai piedi della Regina delle Dolomiti.
Per chi è in cerca di emozioni “fuori pista” Arabba offre meravigliose distese di neve fresca e non battuta per adrenaliniche discese in freeride, lungo i pendii di Porta Vescovo, in Marmolada o sugli altri tracciati mozzafiato che scendono dal massiccio del Boè. Consigliata la presenza di una guida alpina, soprattutto per i non professionisti, per rendere l’esperienza off-the-track più sicura e divertente. La stessa emozione è riservata agli amanti dello scialpinismo che, oltre ai già citati fuori pista, possono anche cimentarsi in facili escursioni in direzione dell’Altopiano del Cherz, uno dei luoghi più suggestivi e spettacolari della zona.
Un’altra attività invernale divertente che attira sempre molti appassionati di snow experience alternative è la motoslitta, che permette di guidare sulla neve alla scoperta dei lati più nascosti e suggestivi delle Dolomiti. A pochi passi dal Rifugio Plan Boè è possibile noleggiare le motoslitte e tutto l’equipaggiamento di sicurezza necessario e da lì accedere alle piste tracciate sui fianchi del massiccio del Sella. Con o senza guida. E se invece della neve si scegliesse il ghiaccio? Basta optare per l’ice climbing! Non lontano da qui infatti, ai piedi della Marmolada, esistono diverse cascate di ghiaccio dove vivere emozioni indimenticabili immersi in un ambiente dal fascino incomparabile.
Un modo alternativo e accessibile a tutti per godere a pieno l’incanto dell’area montana di Arabba e scoprire così la bellezza della Valle di Fodom è la passeggiata con le ciaspole (le racchette da neve): un’occasione unica per vivere emozioni e avventure invernali a pieno contatto con la natura su sentieri e attraverso boschi innevati circondati dalla magia dei panorami delle Dolomiti. Gli itinerari tra cui scegliere sono tantissimi, con caratteristiche e difficoltà diverse: dall’escursione sull’Altopiano del Cherz da cui poter ammirare panorami che tolgono il fiato, al percorso nella Valle di Franzedas o quello all’Ossario del Pordoi, sacrario germanico in memoria dei caduti austro-tedeschi della Grande Guerra a quota 2.239 mt.

Buona cucina e soste sugli sci: 4 rifugi da non perdere!
Oltre alle emozioni in pista, un altro fiore all’occhiello del comprensorio è sicuramente l’ampia scelta gastronomica, dove 5 rifugi spiccano, tra gli altri, per la qualità della loro offerta per golosi pit-stop sugli sci.
Il più alto (2.478 mt) è il Rifugio Luigi Gorza, piacevole punto di incontro a Porta Vescovo presso la stazione a monte del Funifor “Arabba-Porta Vescovo”, dove poter gustare i piatti tipici della tradizione preparati ogni giorno in piccole dosi per garantire sempre la massima freschezza di un servizio veloce ma di alta qualità. Spettacolare il solarium, a un passo dal cielo. E le accoglienti gradinate esterne disposte ad anfiteatro e dotate di comodi cuscini per soste al sole al cospetto di una vista mozzafiato sulla Marmolada.
Le grandi vetrate panoramiche che si affacciano a 360° su tutto il paesaggio bianco sono senza dubbio l’asso nella manica del Rifugio Burz. Qui si possono gustare piatti della cucina tradizionale e internazionale sia per un veloce stop-and-go di qualità che per un pranzo più “relax” da assaporare nella scenografica terrazza: in menù, tradizionali piatti di montagna come l’intramontabile uova, speck e patate, lo stinco, gustose grigliate, strudel alla vaniglia e molte altre prelibatezze.
Non da meno il Bec de Roces, rifugio a gestione famigliare raggiungibile da chi percorre il famoso circuito della Sellaronda in entrambe le direzioni e che offre tutto il meglio dell’ospitalità ladina: dalla cucina semplice e sana che utilizza esclusivamente prodotti locali alla calda accoglienza degli spazi interni, fino all’impareggiabile vista dal dehors sulle Dolomiti innevate: uno spettacolo naturale che lascia sempre a bocca aperta.
Infine, il Rifugio Plan Boè è uno dei riferimenti più apprezzati e riconosciuti della zona perché riesce sempre a sorprendere con un menù genuino e creativo in grado di soddisfare con abbondanza e autenticità gli sportivi affamati che si concedono una pausa ristoro tra una discesa e l’altra. Con la calda atmosfera tipica del rifugio di montagna il Plan Boè è ristorante, bar e panineria grazie anche al pratico e tradizionale “Eisbar” esterno: una vera ristorazione sci ai piedi!