“La donna per me”: finché loop non ci separi

Dal 23 Maggio 2022 su Sky Cinema e in streaming su Now, La donna per me è il secondo lungometraggio diretto da Marco Martani, dopo l’esordio dietro la macchina da presa rappresentato nel 2007 dal noir Cemento armato.
Il Marco Martani che, sceneggiatore di quasi tutti i lavori di Fausto Brizzi e di diversi cinepanettoni di casa De Laurentiis, prende in questo caso l’Andrea Arcangeli che è stato Roberto Baggio ne Il divin codino per calarlo nei panni del trentenne Andrea, alla vigilia delle nozze con l’amata Laura alias Alessandra Mastronardi, conosciuta all’università e insieme alla quale ha costruito la sua vita.
Tutto filerebbe liscio se, proprio nel giorno in cui dovrebbe pronunciare il fatidico “Sì”, non cominciasse a svegliarsi di continuo in una vita diversa. Prima scoprendosi scapestrato sciupafemmine, poi avvocato legato a un’altra donna e, infine, trapper agli arresti domiciliari.
Di conseguenza, gioca in particolar modo sul trasformismo cui fa ricorso il suo protagonista di situazione in situazione La donna per me, che rispolvera il gettonatissimo stratagemma narrativo del loop temporale per conferire un tocco di fantasia a quella che si sarebbe potuta rivelare l’ennesima, banale commedia sentimentale d’inizio terzo millennio.

Alessandra Mastronardi

E lo fa tenendo probabilmente bene a mente esempi d’oltreoceano quali Ricomincio da capo di Ivan Reitman e Questione di tempo di Richard Curtis; man mano che include nel cast, tra gli altri, Stefano Fresi, Cristiano Caccamo, Eduardo Scarpetta, Pamela Villoresi, Massimo Wertmüller e, nelle inedite vesti di attore, il cantante Francesco Gabbani.
Il Francesco Gabbani di cui, oltretutto, troviamo il brano inedito La mira all’interno della colonna sonora del film, caratterizzato da un ritmo narrativo non sempre coinvolgente ma capace comunque di catturare l’attenzione dello spettatore.

Da sinistra, Edoardo Scarpetta e Stefano Fresi

Soprattutto perché curioso di sapere per quale motivo Andrea si ritrovi costretto a rivivere quotidianamente lo stesso giorno. Fino ad una rivelazione conclusiva che, magari, avrebbe necessitato di osare maggiormente in originalità; ma senza ledere, comunque, a La donna per me, piacevole operazione mirata romanticamente a ribadire attraverso il suo assurdo plot che si sta bene con l’altra persona quando si è se stessi.

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