…Altrimenti ci arrabbiamo!: sulle orme di Bud e Terence

In arrivo al cinema il 23 Marzo 2022, il titolo non lascia spazio ad equivoci… o, meglio, lascia proprio spazio ad un grande equivoco, perché …Altrimenti ci arrabbiamo! non è, come si potrebbe erroneamente pensare, un remake dell’omonimo successo di Marcello Fondato interpretato nel 1974 dalla mitica coppia dalla sberla facile rappresentata dai Carlo Pedersoli e Mario Girotti che abbiamo imparato a conoscere con gli pseudonimi di Bud Spencer e Terence Hill.
La circa ora e mezza di visione messa in piedi dai Niccolò Celaia e Antonio Usbergo che, firmandosi YouNuts!, già si erano occupati nel 2020 del discutibile summer movie d’ispirazione vanziniana Sotto il sole di Riccione, infatti, va’ obbligatoriamente interpretata in qualità di operazione analoga a quella che E.B. Clucher alias Enzo Barboni concretizzò a metà anni Novanta tramite il dimenticato Trinità & Bambino… e adesso tocca a noi!.
Infatti, come in quel caso avevamo in scena Heath Kizzier E Keith Neubert nei panni dei figli dei due storici personaggi incarnati proprio da Hill e Spencer in Lo chiamavano Trinità… e Continuavano a chiamarlo Trinità, diretti dallo stesso Clucher, qui Edoardo Pesce e Alessandro Roia sono Carezza e Sorriso, rampolli dei Ben e Kid della pellicola di Fondato.

Quindi, possiamo parlare di un tardo sequel che, però, intende in realtà apparire in qualità di semplice omaggio a quel classico della risata tricolore al cui centro si trovava la indimenticabile Dune Buggy che i due nuovi protagonisti, cresciuti come fratelli ma allontanatisi a causa di un litigio, devono cercare di recuperare, in quanto sottrattagli dall’avido speculatore edilizio senza scrupoli Torsillo. Quest’ultimo dal volto di un Christian De Sica che, affiancato da un irrilevante Francesco Bruni impegnato a fargli da discendente, grazie alla sua consueta romanità strappa curiosamente più risate di quante dovrebbero strapparne le scazzottate, autentico marchio di riconoscimento comico di Bud e Terence.

Da sinistra, Francesco Bruni e Christian De Sica

Forse perché, al di là della rissa conclusiva sulle note della storica Dune Buggy degli Oliver Onions (rivisitata invece, nei titoli di coda, da Federico Zampaglione), più fedele nello spirito a quelle proposte nel film di partenza, le altre appaiono eccessivamente brevi e sbrigative.
Ed è probabilmente questo il difetto che penalizza …altrimenti ci arrabbiamo!, che, tra immancabili birre e salsicce, il forzatamente inserito personaggio della pericolosa e intrigante Miriam interpretata da Alessandra Mastronardi e immagini disegnate utili sia ad accentuare il (retro) gusto fumettistico della tipologia di storia raccontata che il desiderio di risparmiare sul budget, finisce per trascurare, appunto, proprio la cura dell’aspetto principale che decretò la popolarità del futuro Don Matteo televisivo e del fu Pedersoli.

Alessandra Mastronardi

Mentre, complici evidenti citazioni rivolte alle avventure del sopra menzionato Trinità, è un tono western conferito in particolar modo dallo scontro a bordo di motociclette accompagnato nella colonna sonora da una cavalcata condita di fischiato a caratterizzare il tutto.
Un omaggio forse eccessivamente esile e leggero, …Altrimenti ci arrabbiamo!, ma che, tecnicamente valido e non bocciabile, scorre veloce e non annoia lasciando tranquillamente avvertire l’intenzione di essere utile nello spingere le generazioni del terzo millennio a riscoprire la nostra Settima arte di genere del passato… sebbene stiamo parlando di giovani che sembrano purtroppo preferire sempre più, però, i piccoli e piccolissimi schermi casalinghi delle piattaforme di streaming a quelli grandi delle sale, dove approda il film del duo YouNuts!.

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