E’ da oggi online il videoclip del celebre brano Dune Buggy degli Oliver Onions reinterpretato da Federico Zampaglione. Il singolo, nella versione eseguita dal cantautore, è parte della colonna sonora di Altrimenti ci arrabbiamo, commedia diretta dagli YouNuts! e interpretata da Edoardo Pesce, Alessandro Roia, Alessandra Mastronardi e con Christian De Sica, in uscita nelle sale il 23 marzo 2022 distribuita da Lucky Red.
«Ricantare ‘Dune Buggy’ è stato come entrare nella macchina del tempo e tornare indietro a giorni felici e spensierati, dove i grandi eroi dei film ti facevano davvero sognare», commenta Federico Zampaglione che ha anche scritto, interpretato e prodotto per il film un brano inedito dal titolo Dodging Bullets.
La colonna sonora originale, firmata da Francesco Cerasi, è edita da BMG Rights Management (Italy).
Altrimenti ci arrabbiamo – non un remake ma un omaggio al cult del ’74 con Bud Spencer e Terence Hill e allo spirito scanzonato e fumettistico dei buddy movie all’italiana interpretati dall’amata coppia del cinema italiano – è una produzione Compagnia Leone Cinematografica e Lucky Red in collaborazione con Netflix e con RTI.
Cresciuti come fratelli ma allontanatisi da anni a causa di un litigio, Carezza (Edoardo Pesce) e Sorriso (Alessandro Roia) devono mettere da parte antichi rancori e diversità caratteriali per ciò che hanno più a cuore: la mitica automobile “Dune Buggy” sottrattagli dall’avido Torsillo (Christian De Sica), uno speculatore edilizio senza scrupoli. Aiutati dall’intrigante e pericolosa Miriam (Alessandra Mastronardi), tra inseguimenti rocamboleschi, scazzottate memorabili e delicati pasti a base di birra e salsicce, i due faranno di tutto per riconquistare la loro amata macchina.
Il film è prodotto da Francesco e Federico Scardamaglia per Compagnia Leone Cinematografica e da Mattia Guerra, Stefano Massenzi, Andrea Occhipinti per Lucky Red. Il soggetto è di Paolo Fondato, Francesco Cenni, Manuel Fondato, la sceneggiatura di Vincenzo Alfieri, Giancarlo Fontana, Tommaso Renzoni, Giuseppe G. Stasi in collaborazione con Andrea Sperandio.