“Con tutto il cuore”, una commedia originale e potente

Con tutto il cuore è il nuovo film di Vincenzo Salemme distribuito da Medusa, in uscita il 7 ottobre in più di 300 sale italiane. Il cast è composto da: Vincenzo Salemme che ne cura sia la regia che la sceneggiatura, Serena Autieri, Cristina Donadio, Maurizio Casagrande e Antonio Guerriero.
Il film nasce come una commedia teatrale con le tipiche unità aristoteliche di spazio, tempo e azione e solo successivamente viene trasformata in una commedia cinematografica per il grande schermo.  Il lavoro di passaggio dal teatro a cinema è stato complesso e non sempre fluido come lo stesso Salemme ha più volte ribadito; il risultato visibile mostra comunque un film dai ritmi veloci e dal contenuto sagace e ironico. La nuova pellicola di Salemme è ambientata a Napoli e racconta la storia di un trapianto di cuore: il cuore del cosiddetto “Barbiere”, uno dei maggiori boss mafiosi della città ucciso da un malavitoso, si trova ora nel corpo di Ottavio Camaldoli, un professore di latino e greco che insegna alle Scuole Superiori, chiamato anche il “fesso”. La madre del Barbiere, da un compito chiaro ad Ottavio, ovvero quello di vendicare il figlio uccidendo il suo assassino ed ecco che la vita del professore viene così stravolta in modo definitivo.
Ottavio come tutti gli altri personaggi del film sembra essere più una maschera caricaturale che un carattere cinematografico vero e proprio, la forza della pellicola infatti risiede proprio in questo: l’intera vicenda si mostra al pubblico in modo genuino e grottesco descrivendo un mondo surreale, favolistico e tipico di una vera commedia teatrale napoletana.
Con tutto il cuore è anche una storia che pone al centro della narrazione il tema della cultura, troppe volte messa da parte oggi e lo fa attraverso il personaggio protagonista interpretato da Salemme. Ottavio è un professore di mezza età disilluso, vedovo, con un figlio adolescente da crescere e una storia d’amore con una nuova donna interpretata da Serena Autieri, che però non riesce in nessun modo a decollare. Sicuramente ciò a cui tiene di più sono i libri, la letteratura e la cultura ed è convinto che attraverso lo studio degli antichi letterati e del latino e greco si possa sconfiggere il male del secolo: l’ignoranza. Emblematiche in questo senso sono le scene divertenti ma mai scontate della famiglia mafiosa dove i l’unico mezzo che si conosce per combattere i nemici è la violenza, in forte contrasto invece con la figura di Ottavio che prova in tutti i modi di sostituire le armi con i libri.

Serena Autieri (Clelia) e Vincenzo Salemme (Ottavio) in una scena del film

Il film è adatto ad un pubblico di vario genere, dalle famiglie, ad una fascia di età più giovanile che abbia voglia di divertirsi con una giusta dose di intelligenza e di sarcasmo. Altro punto fondamentale è la prospettiva con cui viene analizzata la città di Napoli, che per la prima volta è rappresentata sia con tutte le sue caratteristiche che la contraddistinguono che con tanti nuovi punti di vista originali e innovativi. Salemme si dimostra ancora una volta unico nel suo genere costruendo un film che arriva dritto all’animo dello spettatore facendolo divertire in modo spontaneo e autentico.

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