Parte il nuovo E3 in California: la fiera che mette al centro la programmazione

Si muove qualcosa nel mondo del gambling mondiale: è il motore della programmazione, sempre più vicina al cliente e alle sue abitudini.
Dopo la pausa forzata, causa pandemia Covid 19, è pronta a tornare l’Electronic Entertainment Expo, più famosa come E3, la fiera californiana dell’intrattenimento elettronico più grande al mondo. E sarà un’edizione particolare perché il settore deve dimostrare di essersi aggiornato.

Perché il coronavirus ha cambiato le nostre abitudini, il nostro modo di pensare, ha cambiato la società. E questo, chi programma un videogioco, lo deve tenere bene a mente se vuole ideare un gioco innovativo, accessibile, vicino alle richieste del giocatore. È in questo senso che si deve leggere la mossa dell’operatore LeoVegas, che ha deciso di avviare uno studio di giochi Blue Guru Games, dopo aver investito in CasinoGrounds, Pixel.bet, SharedPlay e dopo aver acquistato una quota della società di scommesse sportive Expekt.

Il piano è questo: formare un team di individui che hanno lavorato oltre 20 anni nello sviluppo di giochi e integrare con i mezzi messi a disposizione da LeoVegas, con l’obiettivo di raggiungere traguardi di alto profilo. Quali? Innanzitutto produrre 20 giochi nei prossimi due anni tramite Blue Guru e destinarli non solo ad un uso esclusivo dei marchi del Gruppo ma anche per altri operatori. Così facendo LeoVegas punta a ad aprirsi, diventando un provider anche per gli altri. «Per molto tempo abbiamo creato giochi esclusivi con l’aiuto di fornitori esterni, ma ora è il momento giusto per fare il passo per sviluppare il gioco interamente da soli», ha spiegato Gustaf Hagman, Group CEO di LeoVegas soffermandosi poi sull’obiettivo di fidelizzare il giocatore attraverso un’analisi più dettagliata dei suoi gusti e di cosa intende ritrovare in un gioco.Gustaf Hagman

Ma torniamo all’E3 di California. Perché se la programmazione è importante, in termini di software, non si deve mai dimenticare la componente hardware. Alla fiera ad esempio la Nintendo presenterà il nuovo Switch Pro, la versione più potente della console, proponendo anche una versione aggiornata di titoli come Zelda Breath of the Wild 2 e il nuovo Metroid.

Dalla California spostiamoci adesso all’Italia, dove lo sviluppo autonomo di videogiochi in Italia sta macinando terreno, confermandosi come settore in netta espansione e vero punto nevralgico dell’intrattenimento. Perché sviluppare i giochi in maniera autonoma vuol dire fare maggiori incassi e alzare i livelli di fidelizzazione, lavorare con un marketing flessibile, ma in alcuni casi anche con tempi e finanziamenti ridotti. Ma è questo il futuro. E il gambling di tutto il mondo si muove in questa direzione.