Prestiti bancari: tutto quello che c’è da sapere

Spesso ci si trova a dover affrontare spese improvvise che vanno oltre le proprie possibilità economiche. In questo caso una delle soluzioni più vantaggiose è quella di fare affidamento ad un prestito, uno degli strumenti più utilizzati nell’economia moderna in quanto consente ai consumatori di aumentare la loro capacità di acquisto, senza diminuire la liquidità personale.

Il prestito può essere destinato a soluzioni finalizzate per uno specifico utilizzo, come l’acquisto di un’automobile, la ristrutturazione del proprio immobile o come accade sempre più frequentemente, per viaggi e oggetti di elettronica.

I prestiti bancari, come i prestiti BPER Banca, sono sempre più utilizzati in quanto possono essere rivolti sia all’avvio e svolgimento di attività commerciali, che ai privati. Per aver accesso ad un prestito c’è bisogno di rispettare alcuni requisiti. Innanzitutto è importante che l’erogazione avvenga tramite un istituto di credito, che avvenga sulla base di un contratto scritto e soprattutto concesso a persone che siano considerate “meritevoli”.

Nella categoria dei prestiti bancari rientrano tanto i prestiti immediati (come nel caso delle anticipazioni di credito) che i prestiti personali o finalizzati, e tra questi quelli di lunga durata (tra i quali rientrano a loro volta i mutui). Si tratta quindi di una categoria molto nutrita e sempre più variegata, ma che comunque ha mantenuto intatte le proprie caratteristiche fondamentali.

Le differenze col mutuo
Il mutuo e il prestito hanno in comune il fatto che entrambi sono dei contratti dove sono coinvolti due soggetti, creditore e debitore: l’istituto di credito rilascia una somma di denaro al richiedente, il quale si impegna a restituirla, maggiorata di una quota di interessi, tramite rate periodiche entro un certo limite di tempo secondo un piano di ammortamento chiaro e definito.

Tutto, come abbiamo detto, dipende dall’affidabilità creditizia che deve avere il richiedente per ottenere il finanziamento. Indipendentemente dal tipo di contratto, l’istituto di credito deciderà se concedere o meno il credito in base alle informazioni che si possono ottenere tramite società private, come ad esempio CRIF, che registra in una banca dati eventuali ritardi di pagamento di rate di prestiti avuti in passato. Nel mutuo, però, i controlli dell’istituto erogante sono più approfonditi rispetto a chi richiede un piccolo prestito al consumo. Ad esempio, il controllo della Centrale Rischi, gestita dalla Banca d’Italia, non viene richiesta per finanziamenti di importo contenuto.

Una delle differenze principali sta nella finalità, in quanto il mutuo ha uno scopo preciso, descritto nel contratto e controllato da un notaio. Stiamo parlando, solitamente, dell’acquisto o della ristrutturazione di un immobile. Un prestito, invece, può avere diverse motivazioni. Altra differenza sta nella cifra erogata. I mutui possono raggiungere anche il 70-80% del valore dell’immobile per il quale viene richiesto, ossia diverse decine di migliaia di euro, anche oltre 100.000€. Addirittura, in particolari occasioni, il mutuo potrebbe anche arrivare a coprire totalmente il valore dell’immobile. Per quanto riguarda i prestiti, invece, sono al massimo di 30.000 €, eccetto speciali occasioni o prodotti, che comunque non raggiungono cifre nemmeno lontanamente vicine a quelle dei mutui.

Il prestito è relativamente breve e, in caso di cattivi pagatori, si può decidere di scegliere la cessione del quinto. Questi prestiti possono essere suddivisi in varie categorie principalmente classificabili in finalizzati e non. In caso si decida di richiedere un prestito finalizzato, si ricorda che andrà erogato attraverso un punto vendita che non richieda particolari garanzie, fermo restando che la somma erogata rimanga vincolata all’acquisto di un determinato bene.

I prestiti non finalizzati, invece, riguardano un accordo tra la banca e il cliente e l’erogazione di una somma spendibile come meglio si crede, senza particolari garanzie richieste ma con un tasso di interesse più alto.

La richiesta di un prestito, poi, prevede che la banca chieda delle garanzie che possano essere reali, come per esempio l’ipoteca, o delle informazioni fiduciarie, nel senso che il cliente attraverso dei documenti possa essere in grado di dimostrare che può effettivamente rimborsare il debito.

Vi sono, ad ogni modo, diverse agevolazioni e diversi tipi di prestito personale che possono essere utili anche senza particolari garanzie.

Il successo dei prestiti
Come detto in precedenza quello del prestito è uno strumento molto utilizzato. Secondo una recente indagine un italiano su tre deve pagare una rata mensile per rimborsare un finanziamento aperto: in media si tratta di un impegno da 360 euro e sul groppone ci sono quasi 35mila euro da pagare.

È l’esito di uno studio del Crif sull’utilizzo del credito rateale da parte dei consumatori italiani, che spiccano in Europa per la loro virtù di essere grandi risparmiatori e non particolarmente indebitati (a differenza di quanto avviene per il settore pubblico).