Esce oggi al cinema Padrenostro, il film di Claudio Noce coprodotto da Pierfrancesco Favino, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2020. Grazie a questo film, Favino ha vinto la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia per la sua interpretazione di Alfonso Le Rose, illustre magistrato che vive a Roma con sua moglie e i suoi due figli. Proprio uno di questi, il figlio maschio Valerio Le Rose è il protagonista del film e infatti tutte le vicende che accadono nel film sono viste, osservate e studiate con gli occhi di Valerio. Molte sono le soggettive e i primi piani che la macchina da presa usa per inquadrare lo sguardo di Valerio, uno sguardo profondo, dolce, riflessivo e forse troppo maturo e pensieroso per un bambino che ancora non si è affacciato all’età adulta. Valerio infatti diventa adulto troppo presto proprio perché dalla finestra di casa sua assiste all’attentato da parte di alcuni membri delle Brigate Rosse nei confronti di suo padre Alfonso.
Gli spari che Valerio avverte in quella mattinata assolata lo trasportano nell’età adulta nel giro di pochi secondi e improvvisamente tutto diventa più cupo e più pericoloso. Per la famiglia Le Rose inizia davvero un periodo pieno di ansie, di rischi e di insidie e tutto si riflette nell’atmosfera del film che a sua volta si dimostra essere angoscioso, ricco di suspense e di colpi di scena.
Padrenostro inoltre può essere considerato anche un film poetico e simbolico, molti infatti sono i momenti di silenzio, di attesa e di riflessione profonda. Proprio in questi momenti, la macchina da presa si concentra su alcuni dettagli come la pistola del magistrato Le Rose o gli sguardi attenti di Valerio che rivolge alla madre o al padre. Tutto subisce un profondo mutamento quando arriva Christian, un ragazzo di quattordici anni che arriva nella vita di Valerio all’improvviso come un fulmine a ciel sereno. Christian riporta Valerio all’età infantile, grazie a lui infatti, il protagonista riuscirà a ritagliarsi dei momenti di svago, dolcezza, leggerezza e divertimento. Dopo poco i due ragazzi diventano amici per la pelle e sembrano ormai inseparabili, non è chiaro inizialmente se Christian sia un prodotto della mente di Valerio, che si tratti di una sua proiezione o di un amico immaginario non si sa, ma certamente l’arrivo in scena di Christian cambia le sorti della narrazione filmica in modo sorprendente. Sia Valerio che Christian avvertono dentro di sé un bisogno profondo di avere una famiglia che li comprenda e che li ami e sono alla continua ricerca della figura paterna che ritengono essenziale e fondamentale per la loro crescita. Fattore importantissimo da notare nel film è sicuramente l’interpretazione magistrale di Pierfrancesco Favino che in questa pellicola fortemente voluta da lui tanto da averne firmato la produzione, da davvero il meglio di sé e supera ogni aspettativa. Ricordiamo inoltre che Claudio Noce, il regista con questo film, affronta il tragico evento che ha segnato la sua vita quando suo padre Alfonso Le Rose fu vittima di un attentato da parte dei Nuclei Armati Proletari nel 1976.
Si tratta quindi di un film autobiografico che conserva però un tratto poetico, delicato, sofferente e infantile che Noce dona ad un film che dovrebbe avere sempre un tono tragico e solenne dall’inizio alla fine a causa di quello che racconta. Chiaramente Alfonso interpretato da Favino è la figura più importante dell’intero film, rappresenta il padre eroe che agli occhi di Valerio risulta essere invincibile e sempre protettivo. Gli occhi azzurri di Valerio si illuminano di una luce contagiosa quando suo padre Alfonso è vicino a lui e tutte le sue paure sembrano piano piano diminuire e trasformarsi in pensieri leggeri e felici.
Padrenostro è un film politico e tragico che stranamente conserva quei tratti di sensibilità, poeticità e introspezione care alle pellicole autobiografiche come la vicenda di Claudio Noce qui raccontata. Punti forti del film sono sicuramente la sceneggiatura di Claudio Noce e Enrico Audenino ben curata e studiata nei dettagli e il cast formato da attori bravissimi come: Pierfrancesco Favino, Barbara Ronchi, Mattia Garaci e Francesco Gheghi.
Il trailer