«Da spettatore old style, credo ci sia una profonda differenza tra la condivisione e l’emozione di una proiezione con il pubblico e la distribuzione online, in streaming, di un film», ha dichiarato Marco D’Amore, ospite della serata conclusiva della diciottesima edizione dell’Ischia Film Festival, che ha aggiunto: «Ritengo però che il web possa aiutare sempre più una serie di meravigliosi film italiani, prodotti poetici e di qualità, a rivolgersi a una platea ampia, soluzione altrimenti preclusa per le logiche della distribuzione nelle sale, che potrebbe penalizzarli. Ecco, la distribuzione su piattaforme online è certamente una delle strade possibili».
Per l’occasione, il popolare regista e attore casertano, che ha presentato il film L’immortale, ha parlato delle nuove frontiere del cinema post-Covid. Conquistato dalle location della rassegna, D’Amore ha raggiunto il Castello aragonese a bordo di un gozzetto colorato: «La Campania ha luoghi meravigliosi, riuscire a raccontarli è una sfida ma anche un privilegio».
Sulla scia di una denuncia partita proprio dal Festival con le parole di Sergio Rubini, premio alla carriera, Marco D’Amore ha poi sottolineato il ritardo con cui riparte il comparto cinema dopo la pandemia: «La storia del nostro mestiere, nel tempo, è la storia di gente bistrattata, sottoposta a patimenti, considerata alla stregua di giullari di corte quando siamo invece partecipi della vita delle persone da un punto di vista intellettuale ed emotivo, aiutando a interpretare la realtà e a trascorrere momenti di sofferenza, come nel caso del lockdown, quando non a caso per esorcizzare il male ci siamo affidati alla bellezza, cantando dai balconi, recitando poesie o decantando brani teatrali. A fronte di questo ruolo essenziale – ha aggiunto D’Amore – tutto il comparto che ruota intorno al cinema e al teatro, fatto di tante singole professionalità, non è adeguatamente tutelato e se ne ha avuto riprova con i ritardi nella ripartenza».
Il futuro di D’Amore è legato a doppio filo alla serie Gomorra, dove è atteso il gran ritorno del suo epico personaggio, Ciro: «Ci auguriamo in autunno di riprendere le riprese le riprese per la quinta stagione, nel pieno rispetto delle regole anti-Covid e con l’auspicio che non ci sia quel ritorno di fiamma del Coronavirus paventato da alcuni».
Nel corso dell’ultima serata del Festival diretto da Michelangelo Messina è stata effettuata anche la premiazione delle opere vincitrici del concorso cinematografico, scelte dalla giuria tra 55 pellicole giunte da 31 Paesi differenti e disponibili, nel corso della settimana, sul portale www.ischiafilmfestivalonline.it.
L’Ischia Film Festival è realizzato sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, con l’assegnazione della Medaglia del Presidente della Repubblica, con il contributo della Regione Campania (Direzione delle politiche culturali e del turismo) e della Direzione Generale Cinema del MiBACT.