Aurelio Grimaldi torna dietro la macchina da presa per ripercorre i tragici giorni della vicenda legata all’’omicidio di Piersanti Mattarella, assassinato dalla Mafia nel 1980, durante il mandato di presidente della Regione Siciliana.
David Coco interpreta il delicato ruolo dell’allora presidente democristiano, ucciso a Palermo il 6 gennaio, quando si stava recando a messa con la sua famiglia. Un giovane si avvicina al finestrino dell’auto e spara a sangue freddo a Piersanti e lo uccide. Pur nel disorientamento del momento con una serie di depistaggi verso il terrorismo di sinistra, il delitto apparve anomalo per le sue modalità. Il giovane Sostituto Procuratore di turno, quel giorno dell’Epifania, sarà Pietro Grasso, futuro Procuratore Antimafia e Presidente del Senato. Le indagini saranno proseguite dal Giudice Istruttore Giovanni Falcone, che scoverà pericolose relazioni tra Mafia, Politica, Nar e neofascisti, banda della Magliana, Gladio e Servizi Segreti.
Il delitto Mattarella ricostruisce il clima politico che ha preceduto l’omicidio: protetto a Roma dal Segretario della DC e dal Presidente della Repubblica Pertini, Mattarella è totalmente avversato dai capicorrente siciliani del suo partito.
Mattarella non disturbava solo gli equilibri in essere nella DC ma entrava a gamba tesa sugli affari e gli accordi tra politica e mafia, la quale, per l’omicidio Mattarella, si allea con l’estrema destra romana neofascista in cambio dell’evasione dal carcere Ucciardone del leader Concutelli.
Ma l’omicidio Mattarella è anche la storia di una famiglia, di esseri umani, di valori e ideali perseguiti con sincero spirito di servizio e afflato solidale: aspetti che nel film hanno un ruolo centrale.
«E’ stato un lavoro appassionante e bellissimo per me», commenta il regista in conferenza stampa, che aggiunge: «Era un film molto difficile, complesso, perché dietro la figura di Piersanti Mattarella c’è la Democrazia Cristiana, Cosa Nostra, i neofascisti, Gladio e verosimilmente la P2».
Anche il resto del nutrito cast è di ottimo livello, in cui vediamo Antonio Alveario, Claudio Castrogiovanni, Nicasio Catanese, Francesco Di Leva, Donatella Finocchiaro, Sergio Friscia, Lollo Franco, Ivan Giambirtone, Leo Gullotta, Guia Jelo, Tuccio Musumeci, Tony Sperandeo, Andrea Tidona e Francesco La Mantia.
«Piersanti Mattarella – sottolinea Grimaldi – è una figura ingiustamente dimenticata. A Roma e Milano non esiste nemmeno una via a lui dedicata. La discrezione della impeccabile famiglia e del fratello Presidente della Repubblica sono senza pari».
Con questa pellicola di finzione, il regista siciliano Grimaldi riesce a consegnare al pubblico un prezioso documento storico, denunciando l’intreccio tra politica, malaffare e criminalità, che a quarant’anni di distanza ancora insidia la nostra società.
Il delitto Mattarella sarà nella sale cinematografiche dal 2 luglio, distribuito da Cine1 Italia.
Le interviste
Aurelio Grimaldi
David Coco
Donatella Finocchiaro
Francesco La Mantia e Ivan Giambirtone
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