Chi segue le tendenze dell’informazione nutrizionistica spesso può avvertire un senso di confusione, come nel caso dell’assunzione di caffè. Ma qual è la verità su caffeina e dimagrimento?
La caffeina è uno stimolante naturale presente in variabile quantità in chicchi, foglie e frutto di alcune piante. Agisce come stimolante attraverso il sistema nervoso centrale (SNC) e il suo utilizzo normalmente porta ad un aumento dell’attenzione e dell’energia, un effetto che molti studenti apprezzano nei periodi di esame.
Un altro effetto della caffeina è la perdita di peso. Considerando che la caffeina è uno stimolante del SNC, sembra logico che possa agire come agente dimagrante. Ci sono diversi studi che suggeriscono che l’assunzione di caffeina è collegata alla riduzione del peso e sembra che questo avvenga a causa di diversi fattori basati sulla chimica della molecola della caffeina.
I livelli massimi di caffeina si raggiungono entro un’ora dall’assunzione ed è quello il momento in cui le persone cominciano ad avvertire l’effetto stimolante. Sembra che la caffeina aumenti il dispendio energetico di circa il 10% accrescendo la produzione di calore nel corpo. Si pensa che questa proprietà termogenica della caffeina sia una delle strade migliori per aumentare il dispendio energetico quotidiano (Riedel et al., 2012).
Parlando di numeri, ingerire 600 mg di caffeina ha dimostrato di bruciare circa 150 kcal al giorno (Dulloo et al., 1989). Va sottolineato che se bevi caffè abitualmente o se fai spesso uso di pasticche di caffeina tra i tuoi integratori, non avrai lo stesso effetto termogenico di coloro che la utilizzano per la prima volta.
Spesso si dice che il consumo di caffeina è seguito da un aumento dell’ossidazione dei lipidi (Bracco et al., 1995). Nonostante sia un’affermazione quasi indiscussa che la caffeina mobiliti i grassi acidi dai tessuti adiposi, studi hanno dimostrato che non per forza un effetto di miglioramento delle prestazioni risulta nell’ossidazione dei grassi (Graham et al., 2008).
Il fatto che la caffeina possa mobilitare i grassi acidi è una proprietà molto importante poiché si crede abbia un moderato effetto sul glicogeno nei muscoli. In pratica vuol dire che si avranno ancora delle riserve di glicogeno da parte, pronte per essere utilizzate durante l’ultima parte dell’allenamento.
Il mobilitamento degli acidi grassi dai depositi di grasso, permette l’utilizzo di essi come energia piuttosto che glicogeno e tessuto muscolare. La caffeina può attivare questa strada grazie ad una sorprendente proprietà; stimola il pancreas a produrre piccole quantità di insulina.
Come può provocare tale risposta visto che non è un carboidrato né una proteina e non contiene calorie? Questo effetto risiede nell’abilità della caffeina di aumentare la produzione degli ormoni Adrenalina e Glucagone, che sono responsabili del rilascio di glicogeno del fegato ed energia dai depositi di grasso. Di conseguenza questo si riflette in un aumento di zucchero nel sangue e alti livelli di insulina e minore sensibilità ad essa.
Possiamo notare che la ridotta sensibilità insulinica indotta dalla caffeina, avviene a causa dell’aumento di grassi acidi nella circolazione, ora disponibili come energia per il corpo. L’agente che promuove la scomposizione del tessuto adiposo è la paroxentina. Se il tuo obiettivo è quello di eliminare il grasso ostinato, allora il miglior consiglio è quello di ingerire caffeina prima dell’allenamento, preferibilmente a stomaco vuoto. Uno studio relativamente recente ha dimostrato che assumere caffeina prima dell’allenamento può aumentare l’ossidazione dei grassi del 30% attraverso la durata del tuo allenamento (Spriet, 1995).
Interessante inoltre, alcuni studi hanno dimostrato che l’effetto brucia grassi può estendersi oltre l’allenamento utilizzando l’effetto chiamato “afterburner”. È importante bere molta acqua durante l’allenamento poiché la caffeina è anche un diuretico.
Essendo uno stimolante, la caffeina aumenta sia i battiti cardiaci che la pressione sanguigna e quindi un maggiore volume del sangue. Questo sangue ovviamente dev’essere filtrato dai reni e di conseguenza si ottengono un maggior numero di scarti. Il risultato, come molti bevitori di caffè sapranno, è una più frequente necessità di urinare.
Questo effetto diuretico acuto si ottiene solo con grandi dosi di caffeina, tipicamente sopra i 250 mg, ed è difficilmente ottenibile attraverso il consumo ridotto di caffeina contenuto in una sola tazza di caffè o nel tè.