Fitoterapia: come curarsi con le piante medicinali

Il termine fitoterapia, pur essendo ricorrente, non è da tutti conosciuto per l’esatto significato. Letteralmente sta ad indicare “curare con le piante”: è quella branca della medicina che studia l’impiego delle piante medicinali come complemento delle terapie medicinali classiche, quindi è una disciplina scientifica che definisce attraverso criteri rigorosi la possibilità dell’impiego delle piante officinali nella medicina tradizionale. Nulla a che vedere, quindi, con una forma d’arte mistica, una scuola di pensiero o una medicina “alternativa. La fitoterapia è una branca, antica e nobile, della farmacologia scientifica.
Dopo aver compreso nel corso di decenni i possibili effetti collaterali determinati dai farmaci di sintesi, nella fitoterapia c’è un rinnovato interesse e una maggiore sensibilizzazione quale rimedio meno dannosa alla cura di patologie croniche.
Secondo l’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) ogni vegetale o pianta che contenga al suo interno principi attivi di sostanze farmacologiche merita il nome di pianta medicinale.
Ad usare, tantissima anni fa, le piante a scopo terapeutico sono stati i Sumeri e gli Egizi. I primi usavo il Papavero come terapia del dolore, mentre gli inventori delle Piramidi distillavano piante aromatiche per ottenere olii essenziali, usati come cosmetici e per curare alcune malattie.
Oggigiorno la fitoterapia sta conoscendo un notevole sviluppo, grazie e soprattutto ad un numero sempre crescente di studi scientifici e clinici che hanno tolto quell’alone mistico che la caratterizzava, rendendo noti i meccanismi di azione delle piante medicinali e confermando le loro proprietà curative.

Effetti benefici
Le piante medicinali o fitoterapiche sono delle ottime alleate dei farmaci di sintesi, in quanto attutiscono gli effetti collaterali e migliorano l’efficacia delle terapie di lunga durata.

Azione epatoprotettiva
Uno dei principali effetti benefici riguardano l’azione epatoprotettiva, in quanto somministrazioni ad alto dosaggio e/o prolungate di farmaci chimici sono poco tollerate dal fegato, con abbinamento, però, di sostanze fitoterapiche si può proteggere ed aiutare il fegato nelle sue funzioni rendendo, di fatto, più sopportabile e proficua la cura farmacologica.

Azione immunostimolante
Un’altra azione molto importante che svolgono alcune sostanze fitoterapiche è quella immunostimolante, cioè quella di mantenere alte le difese immunitarie anche dopo una cura antibiotica evitando quindi l’indebolimento e qualunque recidiva della malattia; indicato per esempio per aterosclerosi, diabete mellito, osteoporosi, obesità, ecc.

La molteplicità di azione
Passiamo ora alle caratteristiche delle piante fitoterapiche, una delle principali è la molteplicità d’azione dovuta al fatto che il fitocomplesso contiene molte sostanze ciascuna con una sua attività e beneficio specifico.

Quindi con lo stesso rimedio è possibile affrontare e curare un numero più o meno elevato di problemi, che altrimenti richiederebbero l’assunzione di svariati farmaci tradizionali nella stessa giornata.
Un esempio che troverai sicuramente interessante è quello della Curcuma che ha una potente azione antinfiammatoria ed antidolorifica sia a livello intestinale sia delle articolazioni.
Molti studi effettuati su questa sostanza hanno evidenziato la sua funzione protettiva su fegato e stomaco e la sua azione di stimolante sul sistema immunitario.
Altro caso interessante può essere la Boswellia che viene utilizzata in particolar modo per attenuare il dolore a livello di articolazioni e muscoli, ma non solo, infatti svolge anche una buona azione antinfiammatoria ed antidolorifica a livello dell’intestino ed attenua i danni all’organismo provocati dai radicali liberi.

Cos’è il fitocomplesso
Il fitocomplesso è l’insieme di tutte le sostanze presenti nelle piante medicinali, alcune delle quali dotate di evidenti proprietà medicamentose, altre meno ma ugualmente indispensabili nel loro insieme per garantire la completezza delle azioni terapeutiche.
Il vantaggio del fitocomplesso nei confronti del singolo principio attivo è quello di avere una bassa tossicità con pochi effetti collaterali e un’interessante molteplicità d’azione, come abbiamo spiegato poc’anzi, che consente di curare con un unico rimedio un numero più o meno grande di patologie/problemi.