In periodo di quarantena l’alimentazione risulta più difficile da gestire, considerando anche la non sufficiente conoscenza dei principali principi della dietologia.
Ad esempio non tutti hanno le idee chiare sul consumo dei carboidrati. Per molti potrebbe apparire come una contraddizione rinunciare ai carboidrati raffinati, ma continuare a mangiare gli altri. Non è affatto necessario rinunciare a pane e pasta nemmeno se si è a dieta, bisogna solo selezionare con attenzione le fonti di carboidrati giornaliere. Prediligere i carboidrati di grano duro antico in quanto abbassano la glicemia, zuccheri nel sangue, ed evitano quei dannosi picchi a cui l’organismo è sottoposto ogni qualvolta ingerisce carboidrati raffinati.
C’è chi già pensa alla prova costume o chi ha visto lievitare il girovita durante l’inverno, sta di fatto che per molti l’esame della bilancia non lo si passa e quindi i chili accumulati fanno subito pensare a: “Da lunedì basta pasta” o “Smetto con i carboidrati per un mese”.
Prima di scoprire perché la dieta dovrebbe contenere pasta e pane è fondamentale fare una piccola precisazione: in un’alimentazione equilibrata il 45-60% delle calorie giornaliere deriva dai carboidrati, di questi è meglio prediligere quelli complessi di grano antico, ma non raffinati come ad esempio pasta di grano duro e pane di semola a scapito di prodotti a base di amido e saccarosio.
L’attesa è finita, le premesse sono state fatte, quindi ora scopriamo nello specifico cosa succede se smetti di mangiare pane e pasta:
1) Perderai peso, ma non dimagrirai
Una dieta povera di carboidrati fa perdere peso, ma non fa dimagrire, in quanto stiamo perdendo solo acqua perché i carboidrati sono immagazzinati nel corpo sotto forma di glicogeno ed ogni grammo assunto accumula da 3 a 4 volte il suo peso in acqua, quindi senza pasta non si dimagrisce, ci si disidrata solamente.
2) Perderai massa magra
I carboidrati sono la fonte principale di glucosio, lo zucchero principe che fornisce energia all’organismo, in assenza di essi il corpo deve autoprodurlo utilizzando come substrati proteine e grassi. Questo porta, oltre che ad un grande stress fisico, anche ad una riduzione della massa magra, quindi di muscolo.
3) Ti sentirai stanco e spossato
Come detto i carboidrati sono la prima fonte energetica dell’organismo ed in particolare del cervello, eliminandoli ci si sente subito fiacchi in quanto i connettori neurali risentono dell’assenza di zuccheri e necessitano di tempo per adattarsi alla nuova condizione. Quindi l’effetto che si ha è quello di avere il cervello “annebbiato” e sentirsi come affetti dall’influenza in quanto se l’eliminazione di pasta e pane si protrae nel tempo i risultati possono essere: debolezza, vertigini, insogna, alito cattivo e nausea.
4) Diventerai “lunatico”:
La sintesi della serotonina, il neurotrasmettitore della serenità e della tranquillità, è indotta dai carboidrati un loro taglio potrebbe compromettere il nostro benessere mentale, aumentando la sensazione di stress percepita.
5) Ti sentirai sempre affamato
Sì esatto, non mangiando carboidrati, soprattutto a lento assorbimento, come quelli di grano antico, aumenterà il senso di fame e ciò ci porterà a consumare maggiori quantità di grassi e quindi ad avere un surplus calorico e portando ad un aumento di peso. Si creerà un effetto boomerang per cui la perdita di peso derivata dalla perdita di liquidi, sarà bilanciata dalla maggiore introduzione nell’organismo di grassi, ritrovandosi con lo stesso peso iniziale, ma con una composizione corporea peggiore. Cos’è la composizione corporea? Ne parleremo in un prossimo articolo.
Queste sono le principali motivazioni per le quali non si dovrebbe assolutamente smettere di mangiare pane e pasta, ma se ancora non si è convinti si possono leggere, in aggiunta, questi altri 3 motivi:
6) Caleranno le tue prestazioni
Come abbiamo detto i carboidrati sono energia subito disponibile per l’organismo, l’assenza di essi porta il corpo a cercare altre vie metaboliche per soddisfare il suo bisogno di energia giornaliera e questo ha come naturale conseguenza un affaticamento generale ed un calo delle prestazioni.
7) Aumenterai il rischio di malattie cardiache e diabete
In questo caso la scelta di eliminare i carboidrati riduce il rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiache, solo nel caso in cui ad essere “tagliati” siano i carboidrati raffinati, cioè quelli responsabili dell’innalzamento dei livelli di zucchero nel sangue. Scegliendo però di consumare carboidrati di grano antico i livelli di colesterolo nel sangue migliorano e si riduce il rischio di malattie cardiache, ictus, obesità e diabete. In un prossimo articolo parleremo proprio di diabete, come prevenirlo e controllarlo.
8) Il tuo intestino sarà più pigro
Hai letto bene optare per il consumo di carboidrati più “intelligenti” cioè ricchi di fibre e di grano antico non aiuta solo a ridurre il rischio di malattie cardiache, ma combatte anche la stitichezza aiutando il transito intestinale. Quindi prima di togliere un’intera categoria di macronutrienti come i carboidrati, pensaci attentamente perché potrebbero essere maggiori gli effetti collaterali dei benefici.
In conclusione dopo aver letto 5 motivi per non eliminare i carboidrati dalla tua dieta, perché la tua dieta sia sana ed equilibrata non rinunciare ai carboidrati, ma prediligi quelli derivati di grano antico a quelli raffinati, in quanto i primi hanno un assorbimento più lento evitando così sia il picco glicemico che l’attivazione dei centri di dipendenza del cervello.