Come sarà il Bitcoin tra vent’anni?

Il Bitcoin è senza dubbio uno dei protagonisti assoluti per quanto riguarda il mondo degli investimenti online. Stiamo parlando della prima criptovaluta al mondo, lanciata nel 2009 e che da allora ha riscosso un enorme successo. Tutti hanno sognato di possedere Bitcoin e ricavarci davvero un grosso profitto.

Ma cosa puoi fare con Bitcoin? Le cose da fare sono davvero innumerevoli. Grazie a Bitcoin puoi tentare di far crescere il tuo investimento. Ma non solo. Compra, vendi, usa e immagazzina Bitcoin per creare una rete di mercato intorno a te. Sono tanti i consigli su cosa fare con i Bitcoin acquistati. Con queste monete virtuali si può pagare direttamente in negozi, o siti e-commerce, che accettano questa forma di pagamento.

Il secondo modo di spendere bitcoin è di utilizzare carte prepagate che si caricano direttamente in bitcoin. Ne esistono di due tipi: quelle che convertono da bitcoin ad euro nel momento in cui le carichiamo, e quelle che tengono il credito in bitcoin, finchè non chiediamo noi la conversione per effettuare un acquisto. Esistono poi servizi che permettono di acquistare in bitcoin direttamente su Amazon, ottenendo anche degli sconti.

Come sarà il Bitcoin tra vent’anni?
Sono tanti i punti di domanda intorno a Bitcoin. Come sarà questa tecnologia nel futuro? La fase che il Bitcoin ha attraversato ultimamente ricorda, fatte le dovute proporzioni, l’analogo movimento registrato dai prezzi del gold. Questa analogia non deve stupire poiché il Bitcoin viene ritenuto un crypto bene rifugio sul quale investire quando asset più tradizionali diventano rischiosi.

Logicamente sarebbe forzato affermare che il futuro del Bitcoin non potrà che essere positivo alla luce dell’emergenza coronavirus. A prescindere da come andrà lo sviluppo dell’epidemia del nuovo virus cinese, esso potrà dare supporto solo nel breve termine al BTC mentre nel più lungo periodo il quadro è più complesso nel senso che ci sono altri elementi di cui tenere conto.

Sono molti gli analisti che credono che quello di cui hanno bisogno le valute virtuali per avere un futuro radioso è l’ingresso di regolamentazioni e di denaro maggiormente controllato, che permetterebbe di aggiungere credibilità a un mercato completamente virtuale.

Si pensa che quello di cui possa esserci bisogno al momento sia un Exchange Traded Fund (ETF) che potrebbe rendere molto più semplice investire in valute virtuali. Ovviamente questa ipotesi dà per scontata l’idea che ci sia la volontà da parte di un numero elevato di persone di investire in criptovalute. L’aspetto principale di tutto il problema e che non può di certo essere garantito dall’apertura di un fondo.

D’altra parte ci sono studiosi che sostengono che quello delle criptovalute sia una materia che al giorno d’oggi presenta troppe falle per poter funzionare sul lungo periodo. Ad esempio, il professore di economia dell’Università di Harvard, Kenneth Rogoff, sostiene che si tratti di un metodo di pagamento molto meno efficiente rispetto a quelli che si appoggiano su un’autorità come una banca centrale.