Il boom dei social network ai tempi della quarantena

Mai come in questo drammatico periodo storico dominato dall’emergenza sanitaria i social network risultino fondamentali per la comunicazione e i rapporti interpersonali. Gli italiani iscritti a queste reti sociali sono infatti il 58% (il 6,4% in più rispetto al 2019), con un picco di utenza tra i 25 e 34 anni e un tempo medio di utilizzo di circa 2 ore al giorno (fonti: GSMA Intelligence, Global Web Index, Q3 2019).
Proprio in questi giorni di emergenza covid-19 i social network sembrano avere riacquistato il senso primordiale della loro essenza: creare una rete con valenza e utilità “sociale” in grado di generare “condivisione”. Questo è quello che Wiko, brand franco-cinese di telefonia, è andato a indagare coinvolgendo la sua Instagram community con un sondaggio.
Il 69% dei rispondenti alla survey di Wiko ha confermato il boom del momento e quindi un utilizzo dei social più frequente rispetto alla normalità, con una predilezione significativa per una fruizione tramite smartphone (95%) rispetto a PC o tablet (5%). La ragione di tutto ciò è semplice: essere sui social, oggi, fa sentire meno soli il 68% degli utenti. Ecco allora che torna il significato alla base della loro creazione. Cionostante un buon 32% preferisce sfruttare questo tempo diversamente, facendo un po’ di digital detox per evitare di leggere troppe informazioni negative.
Considerati sia fonte di informazione che di intrattenimento, l’84% ha dichiarato di utilizzarli per intrattenersi, risposta dettata forse dalla necessità di svago particolarmente ricercata in questo momento. Ad esempio, il 29% degli utenti sta seguendo dirette e allenamenti offerti dai diversi personal coach per tenersi in forma e combattere la sedentarietà, mentre solo il 7% ha deciso di approfittare del momento per imparare una nuova lingua.
Se da un lato ci si vuole intrattenere, dall’altro chi produce contenuti di questo genere utilizzando quindi i social in maniera attiva – ovvero creando qualcosa per gli altri – è solo il 16% degli utenti. L’84% preferisce scorrere tra post e stories degli altri, tra amici, influencer, artisti affermati e nuovi talenti. Su una cosa gli utenti interrogati sono quasi tutti d’accordo (82%): per esorcizzare le paure, le angosce e le ansie del momento si può anche ironizzare con meme e GIF ad hoc, purché non si cada nel cattivo gusto.
Social e gap generazionale? Un mito da sfatare. La tecnologia è sempre più democratica e alla portata di tutti, oggi più che mai, soprattutto a favore dei nostri cari e amati nonni. Nonostante in questo momento non possiamo stare loro accanto come vorremmo il 36% dei rispondenti è riuscito ad abbracciare, seppur virtualmente, i propri nonni o a strappargli un sorriso o la preziosa ricetta di famiglia proprio grazie ai social.
Insomma, sembra che davvero i pro del loro utilizzo, in questa situazione, abbiano superato i contro. Forse siamo entrati in una vera e propria epoca di “condivisione sociale” 4.0 in cui riusciamo ad azzerare le distanze e le paure anche grazie al nostro smartphone?