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L’amore al tempo del coronavirus

Gli artisti sono persone sensibili, spesso captano prima degli altri ciò che accade o potrebbe succedere realmente. La Manzini, nota scrittrice, pittrice e prossimamente in veste di regista e sceneggiatrice per l’uscita del film Il Quaderno nero dell’amore aveva scattato queste fotografie nel 2019 e ora ha immortalato la donna gravida in quarantena.
La foto della donna incinta ha diverse interpretazioni: la necessità della donna di custodire ciò che ha di più prezioso nel suo ventre, l’imposizione esterna che costringe a separarsi da tutto, la paura che il futuro nascituro debba essere isolato, il diniego dell’amore materno ma anche la vita che nel continuare a nascere è più forte di qualsiasi virus.
Le altre immagini, scattate nel 2019 prima della diffusione del virus, evidenziano l’impossibilità di un bacio tra chi si ama e le difficoltà che l’uomo può incontrare nel voler avvicinarsi a chi vuole bene.
I motivi possono essere molti: inquinamento, contagio, tuttavia, c’è un imperativo che in questo caso non è la distanza, ma l’impossibilità di poter parlare, di osservarsi a occhi nudi per leggere le espressioni e le reazioni di chi ci sta di fronte.
Le circostanze imprigionano i sentimenti, bloccano le emozioni deflettendo le nostre azioni. Sono immagini che non lasciano indifferente nessun osservatore, sono forse inquietanti, ma fanno capire quanto gesti semplici e abituali possano essere inaspettatamente interdetti.
In questo periodo, più che in altri, comprendiamo l’importanza del rapporto con l’altro e quanto non sempre sia concesso ciò che desideriamo.
Marilù S. Manzini nel mostrare un impedimento, pone l’accento su ciò che è l’essenza della vita e le difficoltà che ci possono essere nell’amore tra un uomo e una donna determinate in questo caso non da loro, ma da circostanze esterne e ineluttabili.