“Delitti: famiglie criminali”. Arriva la miniserie sui più efferati delitti di cronaca commessi in famiglia

Un viaggio nel lato oscuro della famiglia Italiana, in cui i “cattivi” sono legati da vincoli di sangue o d’amore che finiscono per compiere, favorire o coprire i più efferati crimini. Delitti: famiglie criminali è una miniserie di cinque episodi (uno da 90 minuti e quattro da un’ora) in onda dal 23 febbraio alle 22.00 su Crime+Investigation (in esclusiva su Sky al canale 119) che raccontano alcuni degli casi di cronaca nera più famosi degli ultimi anni.
Cinque casi che mettono in luce come famiglie o coppie all’apparenza normali possano nascondere un’anima criminale.
Ogni singolo episodio ricostruisce passo dopo passo l’ideazione e il compimento dell’omicidio nonché l’andamento delle indagini, proponendo interviste ai protagonisti delle vicende e un accesso esclusivo ai documenti e alle immagini provenienti dal lavoro degli inquirenti e permettendo così agli spettatori di seguire in prima persona la ricostruzione del caso. Tra i casi raccontati figurano: la coppia dell’acido ossia Martina Levato e il fidanzato Alexander Boettcher; Gloria Rosboch, insegnante piemontese uccisa da un suo ex allievo; Andrea La Rosa, ex calciatore, ammazzato da un amico e dalla madre di questi; Tatiana Ceoban, scomparsa insieme alla figlia Elena per mano del compagno di Tatiana e della sua amante; Serena Mollicone, la giovane di Arce (Frosinone) uccisa a 18 anni in un caso mai chiarito e su cui, a 19 anni di distanza, si indaga ancora a proposito dell’ipotetico coinvolgimento di un maresciallo dei carabinieri e della sua famiglia.
Delitti: famiglia criminali è prodotto da Briciola Tv in collaborazione con Screept per A+E Networks Italia. La serie è firmata da Alessandro Garramone, Annalisa Reggi e Matteo Billi con la regia di Nicola Prosatore.

GLI EPISODI

23 febbraio
LA COPPIA DELL’ACIDO – Milano
Nell’autunno 2014 Milano viene scossa da una serie di agguati, apparentemente casuali, che si concludono con il lancio di acido al volto delle vittime: lo studente 25enne Stefano Savi finisce al reparto grandi ustionati con lesioni gravissime e la possibilità concreta di perdere la vista; pochi giorni dopo un coetaneo, il fotografo Giuliano Carparelli, viene assalito in pieno giorno ma si salva grazie ad un provvidenziale ombrello.

Nessuno capisce come e se mettere in correlazione gli episodi fino a quando gli attentatori vengono arrestati subito dopo aver sfigurato il ventiduenne Pietro Barbini. Si tratta di una coppia composta dalla studentessa della Bocconi, Martina Levato, e dal manager Alexander Boettcher. A rivelare l’incredibile movente di questa serie di incomprensibili cattiverie saranno le indagini e il pentimento di un complice, il bancario Andrea Magnani. Boettcher e Levato avrebbero colpito per punire tutti gli uomini che avevano avuto rapporti con la ragazza e permetterle così di purificarsi dopo aver scoperto di essere incinta dello stesso Boettcher.

1 marzo
CHI HA UCCISO SERENA MOLLICONE – Arce (Frosinone)
1 giugno 2001. Ad Arce, in provincia di Frosinone, viene uccisa la diciottenne Serena Mollicone. Il primo indagato è un carrozziere che si dimostrerà innocente. Anni di buio fino a quando nel 2008, lo strano suicidio di un carabiniere porta gli inquirenti dentro la caserma di Arce. Si ipotizza che Serena sia stata uccisa proprio lì, perché voleva denunciare per spaccio di droga il figlio dell’allora comandante della stazione Franco Mottola. Nell’aprile del 2019 la Procura di Cassino ha inviato l’avviso di chiusura inchiesta per cinque indagati: padre, madre e figlio Mottola e due altri carabinieri. La famiglia Mottola si professa estranea alla vicenda.

8 marzo
IL MISTERO DEL CALCIATORE – Milano
14 novembre 2017. Andrea La Rosa, 35 anni, ex calciatore, scompare dopo aver incontrato un amico, Raffaele Rullo. Un mese dopo il corpo viene ritrovato nel bagagliaio di una macchina, dentro un fusto di benzina, mentre una donna sta cercando di liberarsene. Si chiama Antonietta Biancaniello, 59 anni, la madre di Raffaele Rullo. L’hanno ucciso loro, madre e figlio, la sera della scomparsa, per non restituirgli i soldi che La Rosa aveva prestato a Rullo. Il processo di primo grado s’è concluso con la condanna della madre e del figlio all’ergastolo.

15 marzo
IL CASO DELLA PROFESSORESSA ROSBOCH – Castellamonte (Torino)
13 gennaio 2016. Gloria Rosboch, un’insegnante 49enne di Castellamonte (Torino), scompare: la ritrovano un mese dopo, in una discarica. Gli inquirenti sospettano di Gabriele Defilippi, 21 anni, ex allievo della donna, che l’aveva truffata facendosi consegnare 187 mila euro, mai restituiti. Il ragazzo però ha un alibi che sembra reggere fino a quando il 55enne Roberto Obert, amante di Gabriele, ammette di aver partecipato al delitto. Ma Defilippi rimanda le accuse e cerca di tenere lontano da questa storia sua madre, Caterina Abbattista, accusata di concorso in omicidio. Defilippi è stato condannato a 30 anni, confermati in appello e Cassazione, Roberto Obert a 19 anni. Per la madre solo una condanna per truffa.

22 marzo
IL GIALLO DI GRADOLI – Gradoli (Viterbo)
30 maggio 2009. Gradoli, provincia di Viterbo. Tatiana Ceoban, 36 anni, moldava, scende alla fermata del bus davanti a casa, dove vive con la figlia Elena, 13 anni, e il compagno, Paolo Esposito, 40 anni. Quel giorno madre e figlia scompaiono e non saranno più ritrovate. Secondo gli inquirenti è stato Esposito a farle sparire, insieme ad Ala Ceoban, 24 anni, la sorella di Tatiana. Il movente? Bisogna cercarlo nei filmini erotici e nei mille messaggi che Paolo ed Ala si scambiavano, prove di una relazione dove Tatiana e la figlia Elena sarebbero state di troppo. I due si sono sempre detti innocenti. Nel 2013 la Cassazione ha confermato per lui la condanna all’ergastolo, per lei 8 anni di prigione per favoreggiamento.