Dal 31 gennaio la piattaforma Netflix trasmetterà Luna Nera, una serie tutta italiana, in stile fantasy, dedicata alla stregoneria, tratta dal romanzo Le città perdute – Luna Nera, di Tiziana Triana (Sonzogno Editore).
Ambientata nell’Italia del 17esimo secolo, Luna Nera ruota attorno ad Ade (interpretata da Antonia Fotaras), una levatrice di sedici anni che viene accusata di stregoneria in seguito alla morte del neonato. Per scampare alla condanna a morte, la ragazza trova rifugio nei boschi, dove entra in contatto con una misteriosa comunità di donne al limitare del bosco. Dovrà compiere una scelta tra l’amore impossibile per Pietro, figlio del capo dei cacciatori di streghe, e l’adempimento del suo vero destino.
Il cast è formato prevalentemente da attori emergenti e vede protagonisti, oltre ad Antonia Fotaras, Giada Gagliardi (Valente), Adalgisa Manfrida (Persepolis), Manuela Mandracchia (Tebe), Lucrezia Guidone (Leptis), Federica Fracassi (Janara) e Barbara Ronchi (Antalia), e poi Giorgio Belli (Pietro), Gloria Carovana (Cesaria), Giandomenico Cupaiolo (Sante), Filippo Scotti (Spirto), Gianmarco Vettori (Nicola), Aliosha Massine (Benedetto), Nathan Macchioni (Adriano), Roberto De Francesco (Marzio Oreggi), Martina Limonta (Segesta), Giulia Alberoni (Petra), Camille Dugay (Aquileia) e Gaetano Aronica (padre Tosco).
Luna Nera è sicuramente una serie tv tutta al femminile, non solo per la maggioranza delle attrici che prevalgono nel cast, ma anche per via delle creatrici (oltre a Tiziana Triana hanno partecipato alla sceneggiatura Francesca Manieri, Laura Paolucci e Vanessa Picciarelli) e soprattutto per le tre registe: Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli e Paola Randi.
«Abbiamo pensato che ciò che noi potevamo fare nel tentare di affrontare un genere così poco consueto nella nostra esperienza e invece così codificato e praticato, con grandi riuscite e mezzi imparagonabili, dalla cinematografia anglosassone e americana, fosse rispettare il genere e i suoi codici ma surriscaldare al massimo ciò che lo sottende: le emozioni, il racconto, i sentimenti, la Storia, i personaggi, alzare la temperatura e portare questo magma a vibrare fino a rompere la crosta del genere non per sovvertirlo, ma anzi per rinforzarlo e celebrarlo, a modo nostro», hanno dichiarato le tre registe che hanno diretto la serie.
La serie affronta così la magia, una tematica che ha sempre incuriosito il pubblico, in varie epoche. Pur essendo ambientata 17esimo secolo, in Luna Nera si possono riscoprire alcune tematiche universali, ancor oggi valide, come il pregiudizio e dell’identificazione di un nemico basandosi su un’erronea conoscenza.
Per la protagonista Antonia Fotaras «il centro, il fulcro di Ade è quello di essere un’adolescente, quindi alla ricerca di se stessa, ma in un mondo che le impedisce di essere quello che realmente è. Viene accusata di stregoneria, quindi le viene messa un’etichetta di strega. In un adolescente che non riesce a trovare un’identità, tutto questo un’influenza negativa, sia a livello umano che storico».
Prodotta da Domenico Procacci per Fandango, anche lui alla prima esperienza nel genere fantasy, la serie sarà disponibile in 6 episodi da circa 50 minuti l’uno.
Le interviste al cast
Il commento delle registe Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli e Paola Randi
Il parere del produttore Domenico Procacci
Guarda il trailer del film.
Foto di scena: Emanuela Scarpa / Netflix