In una cornice d’incanto, Cortina d’Ampezzo, va in scena la seconda edizione del Gran Concerto dell’Epifania. Sabato 4 gennaio, alle ore 20, saliranno sul palco dell’Alexander Girardi Hall i Virtuosi del Teatro alla Scala con i solisti Luisa Prandina all’arpa, Marco Zoni al flauto e Fabrizio Meloni al clarinetto, per un ammaliante viaggio tra celebri pagine musicali: da Mozart, Rossini e Verdi fino al celeberrimo Adagio di Samuel Barber. La serata, pensata e ideata da Fabrizio Carbonera, sancisce il prestigioso legame tra Cortina, Regina delle Dolomiti, e Milano, capitale della moda e dell’imprenditoria, in vista delle Olimpiadi invernali del 2026. Nell’ambito della serata verranno premiate anche due giovani musiciste. La violinista Clarissa Bevilacqua, unica all’epoca minorenne autorizzata a suonare uno Stradivari, e Rebecca Taio, polistrumentista, talento puro al flauto e al violoncello, riceveranno il premio Bagus che l’anno scorso è stato assegnato a Laura Marzadori.
Dopo il concerto, tanti invitati e amici si ritroveranno per una cena benefica dedicata all’Andrea Bocelli Foundation (ABF). Fondata nel 2011, Andrea Bocelli Foundation (ABF) ha l’obiettivo di aiutare persone e comunità che si trovano in situazioni di povertà, analfabetismo, di difficoltà a causa di malattie ed esclusione sociale, promuovendo e sostenendo progetti nazionali e internazionali che favoriscano il superamento di queste barriere e il pieno raggiungimento del proprio potenziale. In 8 anni di attività, ABF ha stanziato oltre 30 milioni di euro, fondi che hanno permesso di realizzare circa 20 progetti grazie al contributo e alla generosità di organizzazioni e di privati cittadini.
I fondi raccolti durante la serata saranno dedicati in particolare al terzo progetto che la Fondazione ha inaugurato nelle zone del sisma Centro Italia 2016 per la ricostruzione della Accademia di Musica di Camerino, comune delle Marche tra i più colpiti. Come è accaduto per gli altri progetti nello stesso cratere del terremoto, scuole di Sarnano e Muccia ricostruite ognuna in 150 giorni dall’avvio lavori, ABF non vuole essere il mero ricostruttore di un edificio, ma vuole condurre un progetto unitamente alla comunità, così da potenziare e rendere auto-sostenibile la struttura dedicata alla musica, mettendola in rete se possibile con le altre esperienze locali e nazionali.
All’evento sarà presente una delegazione della Fondazione che condividerà con i presenti immagini e testimonianze delle attività.
Due eventi speciali, un concerto e una cena, che in una atmosfera unica coniugheranno l’emozione della musica con un sostegno concreto ai giovani musicisti colpiti dal sisma.