Come aprire un negozio online grazie al dropshipping

Il mondo degli e-commerce è diventato una realtà commerciale ampia che interessa sempre più persone. Sono molti infatti, coloro che decidono di aprire la propria attività on-line realizzando degli e-shop. Gli e-commerce rappresentano il futuro del commercio e ciò non è difficile da immaginare, se si vede anche il successo di colossi internazionali che riescono a garantire un rapporto qualità prezzo unico a vari oggetti. Questo accade grazie a un sistema di vendita e di diffusione che oramai è utilizzato dalla maggior parte dei giovani e anche dei meno giovani. Per aprire un negozio on-line si può anche pensare utilizzare il sistema di dropshipping.

Che cos’è il dropshipping e come funziona
Il dropshipping è il modo più semplice possibile per fare questo tipo di business in rete. In pratica, si tratta di un modello di business che permette ai venditori di vendere prodotti senza gestire un magazzino. Questo sistema è utilizzato dalle grandi aziende, ma anche dalle piccole e medie imprese, che si affidano ad un fornitore esterno che poi manderà l’oggetto al cliente finale. Questo processo ha numerosi vantaggi, ma anche degli svantaggi. La cosa importante è trovare dei fornitori che possano garantire il corretto funzionamento di questo sistema. Una sorta di vetrina digitale dove il venditore funge da intermediario con il pubblico rispetto a un fornitore terzo. Dopo aver sancito la modalità di collaborazione tra fornitore e venditore, così come le commissioni da versare, allora il prodotto verrà mandato direttamente al cliente finale.

I primi passi per aprire un’attività di dropshipping
Il dropshipping rappresenta un modo per chi vuole entrare in questo settore davvero unico. Innanzitutto, per entrare con successo nel settore della vendita on-line bisogna avere una serie di documenti alla mano. E’ necessario trovare il fornitore con cui collaborare, aprire una partita IVA per dropshipping per garantire la vendita on-line in quanto bisogna rilasciare una ricevuta fiscale nell’atto della vendita. Per l’apertura della partita IVA si seguono le regole previste nel Decreto Bersani. Il venditore dovrà seguire quelle che sono le norme previste per il commercio a distanza. In pratica basterà recarsi presso un CAF, da un commercialista oppure procedere con il modello comunica l’Agenzia delle entrate e seguire tutte le prassi per aprire la partita IVA. Successivamente, bisogna iscriversi al Registro delle imprese e nel proprio comune di residenza. Compilare la Scia, ovvero la segnalazione che certifica l’inizio dell’attività. Col dropshipping, basterà inserire indirizzo della propria casa.

I vantaggi e gli svantaggi del dropshipping
Avviare un’attività di dropshipping è vantaggioso in quanto, permette di non fare grandi investimenti di capitale e ottenere subito degli ottimi risultati. E’ un modello scalabile, quindi investendo i profitti si avrà la possibilità di crescere in questo ambito. Il dropshipping è ideale anche perché elimina tutte le spese connesse alla gestione di un punto vendita, in primis quelle di un magazzino. Significa poter cancellare affitti, bollette, imposte e tutto quello che un magazzino può prevedere. Anche la gestione di un punto vendita viene completamente azzerata, in termini di spesa, da questo tipo di servizio. Questa attività è vantaggiosa anche perché permette di lanciarsi in un settore senza avere specifiche competenze o conoscenze, quanto piuttosto imparare a muoversi con una valida strategia di marketing per diventare appetibili per eventuali e potenziali clienti. Però, prima di lanciarsi in un’attività del genere è bene anche andare a calcolare l’eventuale svantaggio. Ad esempio, vi è una forte concorrenza, margini di profitto che singolarmente a volte sono scarsi in quanto ci sono troppi passaggi nella vendita. In più vi è il fatto che comunque non si ha la possibilità di crescere in proprio in questo tipo di ambito.