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La vitalità di Sophia Loren, la passione per una cucina intessuta di ricordi e fatta con amore, i sapori di Napoli, la sua città d’elezione: sono gli ingredienti del grande evento che si terrà l’11 dicembre, dedicato a Sophia Loren e alla sua passione per la tavola, nella cornice del Grand Hotel Majestic “già Baglioni”. Storie, aneddoti, musica e un menù con alcuni tra i piatti contenuti nel suo libro di ricette “In cucina con amore”.
La serata è organizzato con la presidente di APE Bologna Confedilizia, Elisabetta Brunelli in Monzani, e la dottoressa Maria Teresa Cremonini.
L’evento, accompagnato musicalmente da Manuela Morelli sarà anche un’occasione per scoprire come la cucina abbia sempre avuto un ruolo di primo piano per Sophia Loren, anche nel periodo in cui era maggiormente impegnata a costruirsi una carriera, recitando in pellicole che hanno fatto la storia del cinema e del costume. Da quando, bambina, a Pozzuoli, sotto i bombardamenti, si rifugiava dietro le gonne di nonna Luisa, che cucinava imperterrita creando manicaretti dal nulla, fino a quando, ormai habituée dei migliori hotel internazionali, cercava di imparare i segreti degli chef.
Nel 1971 Sophia Loren scrisse un acclamato libro di ricette, “In cucina con amore”, ricco di riflessioni personali e di ricordi d’infanzia e di viaggi. Dentro c’era tutto il suo mondo, e soprattutto Napoli, la città d’elezione, con il suo patrimonio gastronomico ineguagliabile. Questa potente fonte di ispirazione è all’origine del menu realizzato dallo chef del Majestic Cristian Mometti, ideato in collaborazione con Maria Teresa Cremonini. Lo chef ha seguito alla lettera il consiglio che la stessa Sophia Loren aveva appuntato sul suo libro di cucina: “documentatevi, leggete le ricette e sperimentatele, ma ricordatevi che il piatto più buono del mondo deve essere ancora inventato, e cercate, giorno per giorno, di inventarlo voi”.
La cena inizia alle 20.00 con un signature cocktail dedicato alla Loren, seguito da un piatto popolare come le Napoletanine, gustose frittatine farcite. La minestra di pasta e patate – proprio una minestra di gente povera, ma com’è saporita!” commentava l’attrice – introduce il secondo, il vitello alla pizzaiola con melanzane “a scapece”, una ricetta tipicamente partenopea, così come sono napoletane le zeppole che chiudono in dolcezza il menù.